stipendi arretrati
Vertenza Cotir Lunedì i ricercatori in Regione
VASTO. Diciassette mensilità arretrate sono davvero tante. Lunedì i lavoratori del Cotir andranno in Consiglio regionale per chiedere ciò che spetta loro di diritto. Dalla loro parte si schiera...
VASTO. Diciassette mensilità arretrate sono davvero tante. Lunedì i lavoratori del Cotir andranno in Consiglio regionale per chiedere ciò che spetta loro di diritto. Dalla loro parte si schiera Daniele Carlucci, del Cda del Cotir. «Non è più concepibile chiedere pazienza ai lavoratori del Cotir», afferma Carlucci. «La Saga, ente che gestisce l’aeroporto regionale, entro 15 giorni avrà 6 milioni di euro. E gli stipendi arretrati del Cotir che fine hanno fatto?», chiede Carlucci. Sulla questione è intervenuto anche l’ex assessore regionale all’agricoltura, Mauro Febbo. «La posizione assunta dal governo regionale nei confronti del Cotir è paradossale e ingiustificabile, soprattutto alla luce degli atti già assunti da giunta e consiglio precedenti», afferma Febbo. «Mi appello», continua il politico di FI, «al neo assessore regionale Dino Pepe affinché si attivi presso la propria direzione al fine di preparare la determina di attribuzione dei 330.000 euro già ratificati in Consiglio regionale da dicembre e non impugnata dal governo. Inoltre chiedo che venga immediatamente valutata l’ipotesi del ripristino della legge 59, approvata sempre in consiglio, vista la sentenza che ha dichiarato il Ria incostituzionale».
L’atteggiamento di attesa della giunta regionale nei confronti dei Centri di ricerca è incomprensibile anche ai lavoratori. «Si rischia la chiusura», dicono. I centri di ricerca dovrebbero continuare a vivere e lavorare dando attuazione alle iniziative già studiate come la nuova legge regionale di unificazione dei Centri. «Se così non è, si dica chiaramente se bisogna cantare il de profundis della ricerca regionale. Invito il neo assessore e l’intero esecutivo regionale a sbloccare intanto le spettanze ai lavoratori», insiste Febbo. (p.c.)
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