Vertenza Selex Es Melilla si appella al ministero
CHIETI. Un’interrogazione parlamentare, rivolta ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico, per fare luce sul futuro industriale del gruppo Selex Es. E’ stata presentata dall’onorevole Gianni...
CHIETI. Un’interrogazione parlamentare, rivolta ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico, per fare luce sul futuro industriale del gruppo Selex Es. E’ stata presentata dall’onorevole Gianni Melilla che interviene sulla vertenza Selex Es. Il colosso industriale che conta migliaia di dipendenti ha annunciato, a decorrere dal 1 luglio, la messa in cassa integrazione straordinaria a zero ore di 1822 lavoratori a fronte di un piano di riorganizzazione industriale che prevede l’eccedenza di 1938 operatori, di cui 840 diretti e 1098 indiretti. Una scelta che ha mandato in ambasce anche la sede di Chieti Scalo della Selex Es dove sono a rischio esubero 19 lavoratori sui 118 sotto contratto. Da qui l’iniziativa dell’onorevole Melilla che chiede un intervento ai ministri del Lavoro per trovare un accordo tra le parti in causa che tuteli le maestranze impiegate, da anni, alla Selex Es. «Naturalmente i sindacati, unitariamente, hanno respinto le scelte dell’azienda e chiesto di condividere le scelte di riorganizzazione industriale del Gruppo attraverso un piano che utilizzi gli ammortizzatori sociali in una chiave di solidarietà sociale e di risanamento oltre che di rilancio delle attività produttive. A Chieti scalo», ricorda Melilla, «il sito Selex rappresenta una delle poche fabbriche sopravvissute alla crisi industriale che ha investito in questi anni la Valpescara». (j.o.)
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