Consorzio di bonifica sud

Via alle diffide per recuperare i crediti da Comune e Sasi

VASTO. La crisi non risparmia nessuno ma il Consorzio di bonifica sud non può più aspettare i tempi dei creditori. I dipendenti vanno pagati. Da tre mesi non ricevono gli stipendi. «E intanto noi...

VASTO. La crisi non risparmia nessuno ma il Consorzio di bonifica sud non può più aspettare i tempi dei creditori. I dipendenti vanno pagati. Da tre mesi non ricevono gli stipendi. «E intanto noi aspettiamo i soldi per la manutenzione dei lavori della diga di Chiauci dal Molise e Comune di Vasto e Sasi devono ancora versare le quote per i lavori di sistemazione delle reti fognarie alla Marina», ricorda il presidente del Consorzio, Fabrizio Marchetti. E insieme a loro sono molti altri i debitori dell’ente.

«Il momento è difficile per tutti. Anche per noi. I conti in rosso del Consorzio di bonifica superano i 6,5 milioni di euro. Per questo ci deve essere dato quanto ci è dovuto», insiste il presidente.

L’avvocato del Consorzio, Francesco Prospero, ha pronte le diffide. «I conti vanno risanati e i dipendenti pagati. È un loro diritto», ricorda il dirigente dell’ente. Il presidente Marchetti davanti a un passivo di oltre sei milioni e mezzo di euro non ha altra scelta.

Che da almeno due anni il Consorzio sia alle prese con problemi economici è noto. Un anno fa Marchetti si ridusse anche lo stipendio del 30%. Diversi beni dell’ente sono andati all’asta. Ora è arrivato il momento di riscuotere. Del credito con la Regione Molise si sta occupando l’assessore regionale all’agricoltura, Mauro Febbo. Lunedì scorso Marchetti ha incontrato il dirigente del Consorzio di Termoli, Giorgio Manes, e ha ribadito la necessità di ricevere gli importi relativi alla manutenzione. Subito dopo ha riferito l’esito dell’incontro a Febbo e ora quest’ultimo sta cercando di ottenere dal collega Vittorino Facciolla almeno una tranche dell’importo preteso: circa 200 mila euro. La vicenda pare avviata a soluzione proprio in questi giorni.

«L’obiettivo è reperire i fondi per pagare il personale», insiste Marchetti. «Le famiglie non possono stare senza stipendi». Proprio per questo motivo anche il Comune e la Sasi sono stati invitati a versare prima possibile e quote dovute per i lavori eseguiti due anni fa a Fosso Marino. «È assolutamente necessario premere l'’acceleratore sulla riscossione dei contenziosi», insiste il presidente che ha elaborato un piano di rientro del debito. Se portato a termine, il piano consentirà agli operatori di tirare un respiro di sollievo e di proseguire gli interventi avviati senza patemi.

Il Consorzio di bonifica non può più concedere deroghe sui pagamenti. «È triste dirlo ma il concetto è: mors tua vita mea. È arrivato il momento di pagare i nostri conti. Il Consorzio non chiede nulla di più», ribadisce Marchetti. (p.c.)

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