Via dei Vestini, il sottopasso aprirà al traffico
Pochi giorni di lavori serrati e sarà finita anche la grande piazza dell’università
CHIETI. «C’era qualcuno che aveva scommesso che questa opera non l’avremmo finita in tempo per i Giochi. Invece». Il sindaco Francesco Ricci è molto soddisfatto. E’ sul cantiere del sottopasso, esempio di avveniristica architettura, che ripara tutti dal sole cocente, operai in pausa compresi, e che aprirà al traffico, sia pure parzialmente, questa mattina dopo giorni di lavoro incessante, fino a notte fonda.
Il Comune consegna, con il tunnel, praticamente terminato, la sua prima parte di fruibilità dell’opera che rappresenta il completamento infrastrutturale per l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo e una rivoluzione urbanistica per la città, collegando «ecologicamente» in un tragitto di pochi minuti il colle con il polo ospedaliero-universitario. Questa mattina il sottopasso aprirà al percorso dei pullman che arrivano da Chieti e, con un sistema semaforico provvisorio, a tutto il traffico per il tragitto contrario: da Madonna delle Piane verso il colle. L’impresa Valentini costruzioni di Balsorano, capofila di una associazione di imprese cui l’amministrazione municipale, ha affidato l’esecuzione dell’opera, in questi giorni lavorerà sugli accessi a monte e a valle del tunnel per riconsegnare, a fine settimana, la nuova via dei Vestini a tutto il traffico veicolare.
Intanto, prima dei Giochi, sarà finita anche la piazza sopra il sottopasso, ampia duemila metri quadrati, quella che unirà il rettorato al Villaggio del Mediterraneo per realizzare il sogno del grande campus. Per i Giochi sulla piazza non verrà sistemato il travertino, (come da progetto), materiale pregiato che si rovinerebbe con il passaggio di pullman e mezzi che implicherà l’evento. La strada, quella che era la vecchia via dei Vestini, fino a ieri aperta al traffico a senso unico alternato, sarà attraversata solo dai mezzi pubblici a salire, autobus che saranno sostituiti dai filobus.
Il sindaco è accompagnato dall’assessore ai lavori pubblici architetto Luigi Febo che riassume con orgoglio tutte le caratteristiche dell’opera «esempio di architettura avveniristica». Il sottopasso è come un trapezio rovesciato, uno dei tanti particolari antisismici usati per la sua realizzazione. La struttura è costata due milioni e 850 mila euro (finanziamento regionale). I progettisti e consulenti sono: Alessandro Iezzi, Emilia Corrado, Donato Polidoro (direttore dei lavori), Agostino Monteferrante, Roberto D’Orazio, Gianlorenzo Conti e Carmen Andreani, questa architetto, docente della facoltà dannunziana. Il sottopasso è lungo 42 metri, largo sedici e alto 5 metri. Sul lato destro a scendere, direzione Madonna delle Piane, è sistemato un comodo tratto pedonale protetto da barriere in cemento armato.
Tutta l’opera a Giochi finiti avrà ripercussioni positive inimmaginabili, destinanta a proiettare il polo universitario in una dimensione di college all’inglese. Naturalmente oltre i vantaggi legati al ruolo culturale della zona, il progetto, insieme a tutte le opportunità offerte dal Villaggio come parcheggi di grande capienza, allegerirà la viabilità della zona attualmente al collasso.
Il Comune consegna, con il tunnel, praticamente terminato, la sua prima parte di fruibilità dell’opera che rappresenta il completamento infrastrutturale per l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo e una rivoluzione urbanistica per la città, collegando «ecologicamente» in un tragitto di pochi minuti il colle con il polo ospedaliero-universitario. Questa mattina il sottopasso aprirà al percorso dei pullman che arrivano da Chieti e, con un sistema semaforico provvisorio, a tutto il traffico per il tragitto contrario: da Madonna delle Piane verso il colle. L’impresa Valentini costruzioni di Balsorano, capofila di una associazione di imprese cui l’amministrazione municipale, ha affidato l’esecuzione dell’opera, in questi giorni lavorerà sugli accessi a monte e a valle del tunnel per riconsegnare, a fine settimana, la nuova via dei Vestini a tutto il traffico veicolare.
Intanto, prima dei Giochi, sarà finita anche la piazza sopra il sottopasso, ampia duemila metri quadrati, quella che unirà il rettorato al Villaggio del Mediterraneo per realizzare il sogno del grande campus. Per i Giochi sulla piazza non verrà sistemato il travertino, (come da progetto), materiale pregiato che si rovinerebbe con il passaggio di pullman e mezzi che implicherà l’evento. La strada, quella che era la vecchia via dei Vestini, fino a ieri aperta al traffico a senso unico alternato, sarà attraversata solo dai mezzi pubblici a salire, autobus che saranno sostituiti dai filobus.
Il sindaco è accompagnato dall’assessore ai lavori pubblici architetto Luigi Febo che riassume con orgoglio tutte le caratteristiche dell’opera «esempio di architettura avveniristica». Il sottopasso è come un trapezio rovesciato, uno dei tanti particolari antisismici usati per la sua realizzazione. La struttura è costata due milioni e 850 mila euro (finanziamento regionale). I progettisti e consulenti sono: Alessandro Iezzi, Emilia Corrado, Donato Polidoro (direttore dei lavori), Agostino Monteferrante, Roberto D’Orazio, Gianlorenzo Conti e Carmen Andreani, questa architetto, docente della facoltà dannunziana. Il sottopasso è lungo 42 metri, largo sedici e alto 5 metri. Sul lato destro a scendere, direzione Madonna delle Piane, è sistemato un comodo tratto pedonale protetto da barriere in cemento armato.
Tutta l’opera a Giochi finiti avrà ripercussioni positive inimmaginabili, destinanta a proiettare il polo universitario in una dimensione di college all’inglese. Naturalmente oltre i vantaggi legati al ruolo culturale della zona, il progetto, insieme a tutte le opportunità offerte dal Villaggio come parcheggi di grande capienza, allegerirà la viabilità della zona attualmente al collasso.