Via la recinzione L'ippodromo apre alle famiglie

LANCIANO. Vanno giù i muretti in cemento scelti dai tossicodipendenti come riparo e presi di mira dai vandali. Il Comune ha iniziato ieri i lavori di demolizione della recinzione dietro le tribune dell'ex ippodromo Villa delle Rose.

Lo scorso gennaio i pannelli prefabbricati in cemento, che delimitano l'ex anello delle corse dei cavalli dal lato delle tribune, erano stati buttati a terra a suon di calci dai teppisti e calcinacci e ferri sporgenti erano rimasti lì, abbandonati pericolosamente.  Adesso, a completare il lavoro, ci pensano le ruspe ingaggiate dall'amministrazione comunale.  «Sarà abbattuta tutta la recinzione e la fitta siepe», spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Paolo Bomba (Udc), «in maniera da restituire alle famiglie e alla città uno spazio che era diventato rifugio per i tossicodipendenti e anche una discarica di rifiuti». 

Dove finora c'era stata la recinzione diventerà un tutt'uno con le gradinate, uno spazio aperto per passeggiare e trascorrere del tempo all'aperto e in tutta sicurezza.  Si tratta di un primo intervento per debellare il degrado che regna sovrano nel cuore verde della città, spesso oggetto di atti vandalici, l'ultimo dei quali proprio verso il muretto di recinzione.  «Non si poteva rimandare l'intervento perché ormai i muretti erano diventati pericolosi», continua Bomba, «sarà inoltre sistemata l'illuminazione, che funzionerà anche di notte, e le cose miglioreranno ulteriormente quando saranno posizionate le telecamere per la videosorveglianza».

L'abbattimento dei muretti e la pulizia dell'area costeranno 18mila euro alle casse comunali.  I lavori, per ora, non riguarderanno le tribune, malgrado siano rotte e scalcagnate.  «Saranno sistemati solo i gradoni più compromessi, anche in vista delle Feste di settembre che richiamano tanta gente in città», concluse l'assessore, «ma in futuro penseremo a un progetto di riqualificazione di tutto l'ippodromo: ovviamente se ne occuperà la prossima amministrazione comunale.

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