Via la targa e i fiori: danni alla tomba di Jois
Dalla lapide è stata divelta la placca con il nome dello studente universitario trovato morto in mare
VASTO . Profanata la tomba di Jois Pedone, lo studente universitario di 19 anni ritrovato morto il 22 agosto 2022 accanto ad uno scoglio di Punta Penna. Dalla lapide del ragazzo è stata staccata la targa con il nome di Jois e le date della sua nascita e morte.
Anche la fioriera è stata svuotata . A scoprire l'accaduto è stata la madre di Jois, Mary. La donna, superato un primo momento di sgomento, ha segnalato l'accaduto ai familiari.
Per la famiglia di Jois è un dolore che acuisce le ferite per una morte rimasta un mistero e alla quale i parenti non si rassegnano. In tanti hanno letto in quel gesto un dispetto e un invito a smettere di cercare la verità sulla morte di Jois. «Che il buon Dio ci aiuti a fare luce», è il pensiero della famiglia.
Certo è che si è trattato comunque di un fatto gravissimo. La profanazione delle tombe è un atto sacrilego. È vietato danneggiare i luoghi di riposo dei defunti. Si tratta di un atto molto grave, punito anche dalla legge e considerato un vero e proprio reato penale. Tutti si chiedono perché e chi possa aver deciso di fare un simile gesto. Difficile tuttavia riuscire a identificare l'autore. Anche dell'ultima offesa a Jois parlerà, probabilmente, domani sera “Chi L'ha visto” nel servizio che l'inviato, il giornalista Fabrizio Franceschelli, ha realizzato a Vasto su Jois Pedone durante il week end.
La vicenda continua a regalare colpi di scena che stanno mettendo a dura prova il cuore di chi amava Jois. (p.c.)
Anche la fioriera è stata svuotata . A scoprire l'accaduto è stata la madre di Jois, Mary. La donna, superato un primo momento di sgomento, ha segnalato l'accaduto ai familiari.
Per la famiglia di Jois è un dolore che acuisce le ferite per una morte rimasta un mistero e alla quale i parenti non si rassegnano. In tanti hanno letto in quel gesto un dispetto e un invito a smettere di cercare la verità sulla morte di Jois. «Che il buon Dio ci aiuti a fare luce», è il pensiero della famiglia.
Certo è che si è trattato comunque di un fatto gravissimo. La profanazione delle tombe è un atto sacrilego. È vietato danneggiare i luoghi di riposo dei defunti. Si tratta di un atto molto grave, punito anche dalla legge e considerato un vero e proprio reato penale. Tutti si chiedono perché e chi possa aver deciso di fare un simile gesto. Difficile tuttavia riuscire a identificare l'autore. Anche dell'ultima offesa a Jois parlerà, probabilmente, domani sera “Chi L'ha visto” nel servizio che l'inviato, il giornalista Fabrizio Franceschelli, ha realizzato a Vasto su Jois Pedone durante il week end.
La vicenda continua a regalare colpi di scena che stanno mettendo a dura prova il cuore di chi amava Jois. (p.c.)