Via libera a diciotto alloggi Una goccia per 250 richieste

Si sbloccano le costruzioni di palazzine da affittare a canoni concordati e sociali L’intervento nel rione Santa Rita accontenta appena sette famiglie su cento

LANCIANO. La realizzazione di 6 alloggi di edilizia residenziale pubblica in via Spataro. Ora il via libera per la costruzione di altre due palazzine da 6 alloggi a canone concordato e 6 a canone sociale in via Sigismondi. E ancora: l’okay della maggioranza in consiglio comunale di variazione al Prg per la realizzazione del palazzo Ater in via Righi. Altri 15 alloggi a canone concordato. Si sblocca l’immobilismo costruttivo che caratterizza l’edilizia popolare in città. E la parte del leone la fa il Comune. Oltre alla realizzazione partita pochi mesi fa di 6 appartamenti in via Spataro, il Comune ha appena risposto positivamente alla Regione in merito alla possibilità di rimodulare un progetto fatto nel 2008 per un bando del ministero delle Infrastrutture che prevede la realizzazione di altri 12 appartamenti popolari. Un progetto importante - anche se è una goccia se si pensa che sono circa 250 le famiglie che attendono una casa popolare - che arriva quando ormai il Comune a quel progetto non ci pensava più.

Il bando. Già. Perché nel 2008, anno del bando del ministero per “programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile”, il Comune riuscì ad ottenere i fondi per un progetto da 4 milioni di euro per alloggi e sistemazione viaria a Santa Rita e pari ad 1.518.000 euro. Poi li perse in favore del Comune di Bucchianico. Quest’ultimo, infatti, si classificò dietro Lanciano, ma fece ricorso al Tar e lo vinse. Così quei soldi presero la strada di Bucchianico. Ora però, a distanza di anni, il Comune teatino non ha ancora usato quei fondi a cui avrebbe dovuto aggiungere un finanziamento proprio di oltre 200mila euro e la Regione ha così scritto al Comune di Lanciano per sapere se fosse ancora interessato al progetto e ai fondi. «Certo», ha risposto l’assessore all’urbanistica, Pasquale Sasso, «è un’occasione importante per sbloccare la costruzione di alloggi popolari e sistemare il quartiere con una manutenzione straordinaria. Abbiamo rimodulato il progetto originario e inviato alla Regione che ha dato parere favorevole. Ora attendiamo che il ministero conceda i fondi a Lanciano. Si tratta di un 1.518.920euro. A cui il Comune aggiungerà altri 212mila euro per realizzare case e strade, sistemare impianti sportivi, pista ciclabile e campo Di Meco a Santa Rita».

Il progetto. Nello specifico il progetto si compone di tre interventi. La realizzazione di un palazzo con 6 alloggi a canone concordato, cioè per quelle famiglie che possono pagare un canone di affitto da 803mila euro. La realizzazione di un palazzo con 6 alloggi a canone sociale, 794mila euro interamente pagati dalla Regione (entrambi in via Sigismondi) e opere sulla rete viaria, marciapiedi, completamento pista ciclabile, copertura del campo di bocce del circolo anziani e sistemazione del campo Di Meco per 455mila euro. »La somma sfiora i 2 milioni», fa i conti Sasso, «ma il Comune non dovrà coprire i 500mila euro in più rispetto ai fondi che ci sono, ma solo 212mila euro. Gli altri 300mila euro si ricaveranno dagli affitti pagati per gli alloggi a canone concordato. È un intervento sul quartiere più popoloso della città e sulle case destinate alle famiglie indigenti che sono sempre di più». Le graduatorie per ottenere un alloggio popolare o una casa parcheggio sono infatti sempre più lunghe: in città ci sono più di 250 famiglie che attendono un tetto sotto il quale vivere. La costruzione di questi 18 appartamenti da parte del Comune e i 15 da parte dell’Ater in via Righi sono comunque una boccata d’ossigeno.

Teresa Di Rocco

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