Primo piano di Enzo De Iuliis, per tutti "Cipolla"

IL RICORDO DEL REGISTA

Viani: eroe simbolo della sua Chieti

"In una città degna e consapevole della sua storia, mi piace pensare che un giorno si possa leggere: via Rnzo Cipolla-Amico di tutti 

Una città è fatta di case, palazzi, strade, piazze, chiese, negozi. Poi ci sono gli abitanti che la fanno vivere, esistere. Tra queste ci sono persone che ne costituiscono l’identità, l’architettura umana. Enzo Cipolla, all’anagrafe De Iuliis, era uno di questi e se n’è andato ieri, giovanissimo. La città teatina si è risvegliata con non poco stupore, il passaparola tra social e telefonate è stato come un lungo, infinito brivido, una scossa che ha fatto tremare la vita di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, amarlo, apprezzarlo. Enzo era uno di quelle persone dal saluto naturale, bastava passare nel suo raggio d’azione e sembrava che avesse un radar e la sua voce arrivava da ogni dove. Qualche anno fa ero davanti alla cattedrale al funerale del suo inseparabile amico, notaio Alfredo Pretaroli, altra persona davvero straordinaria e nobile di questa città. Appena mi ha visto si è avvicinato come se cercasse qualcuno che comprendesse il suo dolore e con un filo di voce mi ha detto: «Mi sento solo». Quella è stata l’unica volta che l’ho visto “scoperto” in tutta la sua fragilità e sensibilità. Ricordo i suoi occhi smarriti e quello sguardo malinconico e triste. Di quell’amicizia mi raccontò tante cose belle. E mentre mi parlava, il notaio Pretaroli mi appariva ancora più gigante di quello che era. Una bella storia. Un alto borghese che aveva scelto per amico intimo, fraterno, un ragazzo del popolo con il quale condividere passioni e scorribande. Di Enzo non ho speciali ricordi, né grandi discorsi, non credo di aver mai preso un caffè con lui, ma quello che di lui doveva arrivarmi è arrivato. Forte e chiaro. La sua gentilezza e discrezione avevano sempre una linea oltre la quale lui non andava. Con delicatezza e pudore aveva protetto la sua vita privata da un’aura di mistero. Di lui non si sapeva quasi nulla e questo mi faceva pensare che appartenesse al mondo dei sogni, qualcosa che lo riconducesse a una vita immaginaria, un eroe buono del cinema fantasy. Questo è stato il suo tratto distintivo, il suo codice identitario, un’allure di eleganza e umanità rara che lo ha reso non comune alla massa. In una città degna e consapevole della sua storia mi piace pensare che un giorno si possa leggere: piazza Alfredo Pretaroli-Nobile d’animo; via Enzo Cipolla-Amico di tutti.
*regista

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