«Villa Pini, le strutture sanitarie vanno riaperte»
Di Primio: patto con Asl e curatela fallimentare in difesa dei posti di lavoro
CHIETI. «Cosa fare delle strutture del Gruppo Villa Pini nelle mani del curatore fallimentare?». Su questo interrogativo ieri c'è stato un incontro definito «tecnico» tra il sindaco Umberto Di Primio, il manager AslFrancesco Zavattaro, e la curatrice fallimentare Giuseppina Ivone. L'obiettivo, secondo il sindaco di Chieti è definire una strategia per ridare una prospettiva alle strutture dell'ex gruppo sanitario teatino dell'imprenditore Vincenzo Angelini accusato di bancarotta dalla procura di Chieti. Le strutture dove lavoravano 1600 dipendenti sono ora bloccate dal disaccreditamento voluto dalla Regione. Di Primio ieri ha annunciato un suo intervento presso la Regione per riaccreditare alcune strutture in modo da ridare la possibilità di lavoro alle maestranze in cassa integrazione. «C'è stata finora un scarsa comunicazione tra i soggetti primari di questa vicenda, per questo ho istituito un tavolo tecnico tra Comune, Asl e curatela fallimentare», ha esordito Di Primio. Il sindaco ha chiesto di conoscere la via migliore per tenere in vita le strutture e come rilanciare le attività sanitarie. Il primo passo sarà sulla Regione, e su questo punto Di Primio e la Ivone si sono trovati in sintonia. In particolare la curatrice fallimentare ha chiesto altro tempo per adeguare quelle strutture sanitarie presenti a Chieti del Gruppo Villa Pini, che vennero chiuse dall'ex sindaco Ricci perchè non rispondenti alle esigenze dei pazienti. «Come Comune», ha assicurato Di Primio, «abbiamo interesse affinchè quelle strutture siano riaperte con tutti i lavori necessari, e su questo darò la mia autorizzazione».