Villamagna, meno tasse per coppie e disabili
L’amministrazione del sindaco Nicolò va controcorrente e annuncia sconti alle fasce più deboli
VILLAMAGNA. L'amministrazione comunale riduce l'Imu a carico di fasce deboli e dimostra che è possibile andare in controtendenza nell'anno che ha visto dilagare la crisi. La maggioranza a preminenza Idv guidata dal sindaco Paolo Nicolò ha ottenuto l'altro ieri sera in Consiglio il via libera al suo regolamento dell'imposta municipale unica. E si tratta di un articolato con elementi interessanti, come la possibilità per le famiglie con un componente disabile di vedersi azzerare l'imposta. «L'abbiamo percepito, già in fase di abbozzo del documento, come un dovere verso alcuni nostri concittadini», spiega Nicolò, «che devono affrontare già un bilancio familiare appesantito da altre spese fisse del tutto necessarie. E' così che noi veniamo loro incontro, intendo nel piccolo di quanto un'amministrazione comunale come la nostra può fare».
Il requisito per accedere all'agevolazioni riservate a famiglie con diversamente abili a carico è quello dell'invalidità minima dell'80%. Secondo una gradualità dettagliata nel regolamento, l'Imu può arrivare a zero in presenza di determinati requisiti.
«È una misura prevista», riprende il sindaco, «anche in considerazione della carente politica di assistenza portata avanti dalla Regione con tagli che abbiamo contestato in ogni occasione, e continueremo a farlo. Poi», annota Nicolò, «c'è anche la linea dello stesso governo centrale, che da un lato riduce l'Irpef ma poi aumenta l'Iva e dunque finisce col lasciare tutto così com'era mentre il potere d'acquisto dei redditi familiari è in discesa».
Altra categoria agevolata dal regolamento è quella delle famiglie di recente costituzione e comunque con coniugi di età fino ai 40 anni.
«Sono due le misure», spiega il sindaco, «che abbiamo previsto per le giovani coppie nel loro rapporto d'imposta con l'immobile di residenza. Se si tratta di locatari, l'agevolazione va a favore del titolare dell'immobile, che vedrà applicarsi l'aliquota base al 5,5 per mille stabilita per la prima casa anziché quella dell'8,2 fissata per le seconde case e gli altri generi di immobili». L'agevolazione ricade invece direttamente sulle giovani coppie quando titolari di un immobile. «Se su queste famiglie grava un mutuo», chiarisce Nicolò, «è previsto un abbattimento dell'aliquota».
Francesco Blasi
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