Visita oncologica, attesa di 5 mesi
Prenotazione fissata a gennaio 2011 per lo screening tumorale al seno
VASTO. Cinque mesi per una visita oncologica di controllo. Tanto serve a un paziente per eseguire le analisi necessarie allo screening tumorale. Accade all'ospedale San Pio dove i tempi di attesa rendono impossibile effettuare i controlli ciclici di prevenzione. Ne sa qualcosa una paziente della Marina che dopo aver sconfitto un cancro ha iniziato a prenotare gli esami di controllo.
Se per alcuni esami i tempi di attesa sono di un mese, per altri occorrono almeno 4 mesi. Per eseguire una mammografia monolaterale sinistra la paziente dovrà aspettare il 18 gennaio 2011. La visita in reparto potrà avvenire solo dopo aver ritirato i risultati, quindi non prima di febbraio 2011. In barba a quanto disposto dalla legge che fissa a 30 giorni i tempi massimi per le visite specialistiche e due mesi per la diagnostica strumentale.
Le lunghe liste di attesa costringono spesso i pazienti a rivolgersi a strutture private pur di ottenere con celerità il responso medico. Innegabili ormai le difficoltà oggettive degli utenti costretti ad attendere mesi per le visite di controllo, anche quando - come nel caso in questione - sono necessarie per il monitoraggio di gravi patologie.
Il cittadino-utente è disorientato e allarmato. Dalla Asl fanno sapere che i casi urgenti sono trattati celermente e che le visite in reparto vengono fissate prima possibile. Il caso della paziente sessantenne dimostra il contrario. La signora, colpita in passato da un tumore al seno, ora sta bene. Dopo i percorsi di chemio e radioterapia deve però effettuare visite periodiche di controllo per evitare che il tumore non si riformi.
Gli specialisti consigliano almeno due visite l'anno. «Come è possibile se ogni volta occorre prenotarsi cinque mesi prima?», chiedono i familiari della donna.
Il problema delle liste di attesa provoca non pochi disagi. Non tutti possono permettersi di fare visite di controllo fuori città. La procedura più rapida al San Pio è la sistemazione di un pacemaker. Prenotando adesso si riesce ad averlo a fine mese. Per un'eco-doppler si deve aspettare giugno 2011. «Il governatore Gianni Chiodi insiste che la sua riforma migliorerà l'offerta. Ma come è possibile se in un solo mese i disagi dei pazienti del Vastese sono raddoppiati?», chiede il presidente del consiglio comunale Giuseppe Forte. Insieme al senatore Giovanni Legnini e ad altri rappresentanti del Pd, Forte ha scritto una accorata lettera al presidente della Regione. «Io vorrei solo che Chiodi venisse una mattina al pronto soccorso del San Pio. Credo che si renderebbe conto da solo che questo ospedale sta scoppiando», afferma Forte.
Se per alcuni esami i tempi di attesa sono di un mese, per altri occorrono almeno 4 mesi. Per eseguire una mammografia monolaterale sinistra la paziente dovrà aspettare il 18 gennaio 2011. La visita in reparto potrà avvenire solo dopo aver ritirato i risultati, quindi non prima di febbraio 2011. In barba a quanto disposto dalla legge che fissa a 30 giorni i tempi massimi per le visite specialistiche e due mesi per la diagnostica strumentale.
Le lunghe liste di attesa costringono spesso i pazienti a rivolgersi a strutture private pur di ottenere con celerità il responso medico. Innegabili ormai le difficoltà oggettive degli utenti costretti ad attendere mesi per le visite di controllo, anche quando - come nel caso in questione - sono necessarie per il monitoraggio di gravi patologie.
Il cittadino-utente è disorientato e allarmato. Dalla Asl fanno sapere che i casi urgenti sono trattati celermente e che le visite in reparto vengono fissate prima possibile. Il caso della paziente sessantenne dimostra il contrario. La signora, colpita in passato da un tumore al seno, ora sta bene. Dopo i percorsi di chemio e radioterapia deve però effettuare visite periodiche di controllo per evitare che il tumore non si riformi.
Gli specialisti consigliano almeno due visite l'anno. «Come è possibile se ogni volta occorre prenotarsi cinque mesi prima?», chiedono i familiari della donna.
Il problema delle liste di attesa provoca non pochi disagi. Non tutti possono permettersi di fare visite di controllo fuori città. La procedura più rapida al San Pio è la sistemazione di un pacemaker. Prenotando adesso si riesce ad averlo a fine mese. Per un'eco-doppler si deve aspettare giugno 2011. «Il governatore Gianni Chiodi insiste che la sua riforma migliorerà l'offerta. Ma come è possibile se in un solo mese i disagi dei pazienti del Vastese sono raddoppiati?», chiede il presidente del consiglio comunale Giuseppe Forte. Insieme al senatore Giovanni Legnini e ad altri rappresentanti del Pd, Forte ha scritto una accorata lettera al presidente della Regione. «Io vorrei solo che Chiodi venisse una mattina al pronto soccorso del San Pio. Credo che si renderebbe conto da solo che questo ospedale sta scoppiando», afferma Forte.
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