Votata la tassa sul turismo Chi pernotta paga di più
Il balzello approvato in consiglio comunale dalla maggioranza di centrosinistra Per legge non può superare 5 euro a persona, previste esenzioni e riduzioni
VASTO. C’è stata battaglia, ma alla fine l’ha spuntata il centrosinistra, nonostante i mormorii di disappunto che si sono levati fra il pubblico presente nell’aula consiliare. È stato approvato solo dalla maggioranza il regolamento che istituisce la tassa di soggiorno. L’imposta verrà pagata dai turisti che decideranno di trascorrere le vacanze nelle strutture ricettive della città. Le minoranze hanno votato contro. Per loro l’istituzione del balzello si traduce in una ulteriore penalizzazione del turismo, anche alla luce del fatto che i centri costieri limitrofi (San Salvo e Casalbordino) hanno deciso di non applicarla. Secondo gli albergatori e gli operatori del settore assisteremo alla migrazione dei vacanzieri verso le località vicine “tax free”.
È toccato a Elio Baccalà, presidente della commissione consiliare, illustrare il contestato disciplinare che prevede anche una serie di esenzioni, ma che non stabilisce l’importo della tassa che è di competenza della giunta comunale e che per legge non può superare 5 euro a notte a persona. Il documento approvato dall’assemblea civica prevede anche molte esenzioni e riduzioni. Sono esenti dall’imposta i residenti, i minori fino a 14 anni, i portatori di handicap, i malati che devono effettuare terapie nelle strutture sanitarie esistenti sul territorio. Sono previste riduzioni del 50 per cento per i gruppi di anziani e per le famiglie numerose.
«Quello che la maggioranza ha votato in aula non è l’approvazione del regolamento, come hanno cercato di farci credere, ma la istituzione dell’imposta di soggiorno», attacca Massimo Desiati, capogruppo consiliare di Progetto per Vasto, «è un provvedimento che và contro ogni legge di mercato. In un periodo di crisi bisognerebbe varare misure che incentivano il turismo. Mi piacerebbe sapere quali sono i servizi di qualità che la città mette a disposizione dei vacanzieri a fronte della imposizione del balzello», chiosa il consigliere comunale.
Prima che l’argomento approdasse in aula erano stati gli operatori del settore a far sentire la loro voce. Mentre alcune associazioni di categoria (come la Confesercenti) hanno condizionato il loro parere favorevole all’utilizzo degli introiti per migliorare i servizi (che è un obbligo di legge), il Consorzio delle imprese turistiche della costa teatina, presieduto da Generoso Leonzio, ha chiesto l’elaborazione di un piano di investimenti al fine di evitare che i soldi incamerati con la tassa vengano utilizzati per tappare i buchi dei disastrati bilanci comunali.
Anna Bontempo
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