«Zone edificabili, troppi interessi»
Il Pd all'attacco: piano regolatore, i cittadini denuncino i furbi
ORTONA. Nuovo affondo del Pd nei confronti del centrodestra e del presidente del consiglio comunale, Tommaso Cieri. Argomento di dibattito la questione relativa alle osservazioni approvate durante lo scorso consiglio che rendono edificabili i terreni di un consigliere di centrodestra. Il Pd lancia il guanto di sfida: «Se l'avvocato Cieri vuole smentirmi lo faccia rispondendo a questa domanda: a chi appartengo i terreni di cui al Foglio 2 particella 625 e Foglio 3 Particella 310?», domanda il consigliere e segretario cittadino del Pd, Gianluca Coletti, mentre il capogruppo, Roberto Serafini, chiede, in merito alla disparità di comportamento nelle votazioni delle osservazioni: «Perché la maggioranza ha accolto le osservazioni 225 e 398, mentre ha respinto, ad esempio, l'osservazione 259?»
Ma il Pd interviene anche sulle dichiarazioni di Cieri che ha giudicato noiosi e poco propositivi gli interventi in aula del Pd. La replica di Coletti è legata alla stessa richiesta del presidente del consiglio comunale, Tommaso Cieri, che aveva definito le critiche del Pd come «politica del sospetto». «Il segretario cittadino del Pd», ha osservato Cieri in risposta alle contestazioni del segretario cittadino del Partito democratico, «non riesce a far altro che formulare accuse, ventilare minacce in aula oltre che ripetersi in noiosi e poco propositivi interventi che hanno il mero scopo di fare ostruzionismo.
Basta con le insinuazioni e le minacce, non si possono fare simili affermazioni senza supportarle con nomi, fatti e circostanze». Ieri la replica del Pd. «La reazione scomposta del presidente», afferma Coletti, «dimostra lo stato di gravità e di degenerazione in cui ormai il centrodestra ci ha fatto sprofondare. Assistiamo ad un fatto grave da un punto di vista istituzionale: un presidente del consiglio che polemizza con la minoranza entrando nel dettaglio del dibattito politico, non difendendo il diritto di parola, di critica e di opposizione dei consiglieri comunali.
Vorremmo ricordare al presidente del consiglio che dovrebbe rappresentare l'intero consiglio comunale, tutelandone la dignità del ruolo ed assicurandone l'esercizio delle funzioni attribuite dalla legge e dallo statuto, che dovrebbe esercitare i poteri necessari per assicurare l'osservanza della legge, dello statuto e del regolamento e, nell'esercizio delle sue funzioni, dovrebbe ispirarsi a criteri di imparzialità». «Il presidnete Cieri fa confusione tra livello giudiziario e politico quando richiede le prove di una colpevolezza che nessuno ha invocato e dimentica che la contestazione è sul conflitto d'interesse», sottolinea ancora Serafini, «deprecabile è affrontare un lavoro come il Prg in maniera così superficiale e approssimativa ed è deprecabile offendere gli ortonesi che hanno scelto di essere rappresentati dal consigliere Coletti.
La minoranza deve denunciare politicamente quei comportamenti che danno adito a sospetti di disparità di trattamento o di favoritismo per la sussistenza di interessi diretti di consiglieri o di loro famigliari; lasciamo alle autorità preposte fare le opportune valutazioni ed approfondimenti».
Ma il Pd interviene anche sulle dichiarazioni di Cieri che ha giudicato noiosi e poco propositivi gli interventi in aula del Pd. La replica di Coletti è legata alla stessa richiesta del presidente del consiglio comunale, Tommaso Cieri, che aveva definito le critiche del Pd come «politica del sospetto». «Il segretario cittadino del Pd», ha osservato Cieri in risposta alle contestazioni del segretario cittadino del Partito democratico, «non riesce a far altro che formulare accuse, ventilare minacce in aula oltre che ripetersi in noiosi e poco propositivi interventi che hanno il mero scopo di fare ostruzionismo.
Basta con le insinuazioni e le minacce, non si possono fare simili affermazioni senza supportarle con nomi, fatti e circostanze». Ieri la replica del Pd. «La reazione scomposta del presidente», afferma Coletti, «dimostra lo stato di gravità e di degenerazione in cui ormai il centrodestra ci ha fatto sprofondare. Assistiamo ad un fatto grave da un punto di vista istituzionale: un presidente del consiglio che polemizza con la minoranza entrando nel dettaglio del dibattito politico, non difendendo il diritto di parola, di critica e di opposizione dei consiglieri comunali.
Vorremmo ricordare al presidente del consiglio che dovrebbe rappresentare l'intero consiglio comunale, tutelandone la dignità del ruolo ed assicurandone l'esercizio delle funzioni attribuite dalla legge e dallo statuto, che dovrebbe esercitare i poteri necessari per assicurare l'osservanza della legge, dello statuto e del regolamento e, nell'esercizio delle sue funzioni, dovrebbe ispirarsi a criteri di imparzialità». «Il presidnete Cieri fa confusione tra livello giudiziario e politico quando richiede le prove di una colpevolezza che nessuno ha invocato e dimentica che la contestazione è sul conflitto d'interesse», sottolinea ancora Serafini, «deprecabile è affrontare un lavoro come il Prg in maniera così superficiale e approssimativa ed è deprecabile offendere gli ortonesi che hanno scelto di essere rappresentati dal consigliere Coletti.
La minoranza deve denunciare politicamente quei comportamenti che danno adito a sospetti di disparità di trattamento o di favoritismo per la sussistenza di interessi diretti di consiglieri o di loro famigliari; lasciamo alle autorità preposte fare le opportune valutazioni ed approfondimenti».
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