Addio a Halbreich, vestì dive e first lady 

«La più famosa personal shopper del mondo» aveva 96 anni e lavorava ancora

NEW YORK. In una lunghissima carriera da Bergdorf Goodman ha vestito mogli di presidenti e dive di Hollywood, signore della New York bene e debuttanti. Betty Halbreich, «la personal shopper più famosa del mondo» è morta di cancro in un ospedale di Manhattan. Aveva 96 anni. Trovarla, in fondo a un corridoio al 3° piano del magazzino Art Deco sulla Quinta Strada, non era mai stato facile: ma lì, nell'ufficio color crema con vista su Central Park, si erano alternate dal 1976 la first lady Betty Ford e la magnate dei cosmetici Estée Lauder, attrici come Lauren Bacall e Meryl Streep, i costumisti di film come Broadway Danny Rose e La Scelta di Sophie e di serie tv, da Gossip Girls a Sex and The City. Non bisognava avere un pedigree per ricevere i suoi consigli. Ms. Halbreich, da dipendente del grande magazzino, non prendeva commissioni né pretendeva che le clienti acquistassero, ciò nonostante il suo ufficio accumulava vendite per due o tre milioni di dollari all’anno. Nel 2013, dopo anni di anonimato, il suo segreto era venuto in luce grazie al documentario Scatter My Ashes at Bergdorf's e, l’anno dopo, con il memoir Ìll Drink to That: A Life in Style, With a Twist. Fu allora che il New York la definì «la personal shopper più famosa del mondo». Arrivata a Bergdorf dopo una brutta separazione, un tentativo di suicidio e un breve ricovero in un ospedale psichiatrico, Betty Halbreich aveva cominciato da commessa scoprendo presto che, piuttosto che vendere, le piaceva consigliare le clienti su come vestirsi. Convinse così i vertici del grande magazzino ad aprire il primo ufficio di personal shopper: l’idea passò dopo un test con la celebre socialite Babe Paley. Betty non aveva peli sulla lingua, ma regole rigide tipo: «Non vestire la seconda moglie quando hai vestito la prima e non prendere mai come cliente l’amante». Intimità e confidenze nel camerino della prova erano parte della sua ricetta: ad alcune donne potenti che presto sarebbero diventate vedove, regalava speciali linguette che potevano essere attaccate alle cerniere lampo, così che, quando sarebbe arrivato il giorno, avrebbero potuto vestirsi da sole. La Halbreich fu attivissima fino all’ultimo: lavorava ancora lo scorso maggio e non è mai andata formalmente in pensione. In aprile arriverà in libreria il suo nuovo memoir con la prefazione firmata da una delle sue più giovani clienti, l’attrice e regista di Girls, Lena Dunham.