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Addio a Verna l’abruzzese che inventò l'instant replay

Aveva 81 anni: figlio di un emigrato nel nuovo mondo, era diventato un’icona del giornalismo sportivo televisivo in America

PESCARA. Aveva 81 anni ed era un’icona del giornalismo sportivo televisivo in America. Si chiamava Tony Verna ed era figlio di abruzzesi sbarcati nel Nuovo mondo all’inizio del Novecento che si erano stabiliti a Philadelphia in Pennsylvania, dove Anthony F. Verna era nato il 26 novembre del 1933. E’ morto, l’altro ieri, nella sua casa di Plain Desert in California.

Regista e produttore televisivo, Verna ha lasciato il segno della storia del piccolo schermo perché inventò l’instant replay, un antenato della moviola. Accadde durante una partita di football fra l’Esercito e la Marina, il 7 dicembre 1963. Il produttore italo-americano aveva sviluppato un metodo per rimandare il nastro a un punto stabilito e ritrasmetterlo subito. In quell’esordio del replay, ha ricordato ieri la rivistas The Hollywood Reporter, Verna dovette avvertire i telespettatori che l'azione non era dal vivo e che la squadra dell’Esercito non aveva segnato di nuovo.

«Volevo mostrare subito di nuovo ciò che era appena successo, senza dover aspettare l’intervallo di gioco», raccontava lui a proposito del motivo che lo aveva spinto a escogitare l’instant replay.

Ma Verna non sarà ricordato da storici e appassionati di televisione solo per l’invenzione del marchingegno che fa discutere i tifosi di calcio (e di altri sport) soprattutto in Italia. Il produttore televisivo scomparso, mercoledì scorso, era famoso anche per essere stato il regista e produttore esecutivo del mega concerto rock del Live Aid, il 13 luglio 1985, organizzato da Bob Geldof per raccogliere soldi contro la fame in Africa, che andò in scena (e in onda in diretta in tutto il mondo) dallo stadio di Wembley a Londra e, in America, e dal Rfk Stadium di Philadelphia. Sui due palchi si esibirono artisti come i Led Zeppelin (alla prima delle loro tre succesive riunioni dopo lo scioglimento nel 1980), gli Who, Paul McCartney, David Bowie e Bob Dylan. «Mi trovai», raccontava Verna di quel giorno, «a coordinare circa 80 registi in una maratona che andò avanti per16 ore, fra Londra e Philadelphia: fu un’impresa molto difficile».

Verna, inoltre, diresse come regista televisivo cinque finali di Super Bowl di football, alcune Olimpiadi e la “Preghiera per la pace” pronunciata da Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita negli Stati Uniti, un evento che richiese l’impiego di un centinaio di telecamere.

Tony Verna era figlio di Severino Verna, fotografo di mestiere, e Gilda Pellecchia. Verna lascia la moglie Carol, i figli Tracy, Jenny Eric e tre nipotini.

Nel 1995 la Directors Guild of America, l’associazione dei registi, gli conferì il premio alla carriera. Il presidente, Paris Barclay, motivò così il riconoscimento: «Con l’invenzione dell’instant replay, Verna ha cambiato per sempre il futuro dello sport in televisione».

Ed ecco Verna in un'intervista pubblicata su Youtube.

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