Al Maxxi le architetture del Corno d’Africa 

Apre oggi a Palazzo Ardinghelli la mostra dedicata alle città in Etiopia, Eritrea e Somalia

L’AQUILA. A Palazzo Ardinghelli, sede del Maxxi L’Aquila, Maxxi Architettura con Andrea Mantovano presenta da oggi e fino al 3 novembre Architetture e città nel Corno d’Africa. Un patrimonio condiviso, riflessione sul processo di decolonizzazione del patrimonio architettonico in Etiopia, Eritrea e Somalia attraverso lo sguardo contemporaneo di artisti, architetti e studiosi locali e internazionali. La mostra intende raccontare la corposa eredità dell’ attività progettuale italiana, per rileggerla alla luce di nuove conoscenze e nuove sensibilità. Dalla devastazione di Mogadiscio, alla rapidissima trasformazione di Addis Abeba, fino alla consapevole conservazione di Asmara, emergono approcci differenti nei confronti di un patrimonio architettonico e urbano che a tutti gli effetti può essere definito patrimonio condiviso. Se da un lato i paesi del Corno d’Africa continuano a soffrire, in misura diversa, gli effetti di conflitti mai completamente estinti, dall’altro mostrano grandi energie per costruire il futuro, nella consapevolezza di un passato che li accomuna. La mostra si vale del patrocinio di: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ambasciata d’Italia Addis Abeba, Ambasciata d’Italia Asmara, Ambasciata d’Italia Mogadiscio, Comune dell’Aquila. Sostegno di Cdp Cassa depositi e prestiti, sponsor tecnico Parco 1923.
Nelle sale maggiori di Palazzo Ardinghelli un articolato percorso espositivo documenta le differenti dinamiche di approccio all’eredità architettonica e urbana del Novecento. Per l’Etiopia, a testimoniare il repentino processo di modernizzazione delle città di Addis Abeba e Jimma, sono le immagini del fotografo locale Michael Tsegaye, con il suo lavoro realizzato su committenza del Maxxi. Per la Somalia il fotoreporter e giornalista Farah Omar Nur documenta le poche tracce quasi irriconoscibili di ciò che resta della città di Mogadiscio dopo anni di conflitto. La mostra accoglie poi l'importante lavoro di documentazione e archivio delle architetture storiche degli architetti del gruppo Somali Architecture. Diametralmente opposta la situazione dell’Eritrea dove il lascito architettonico del Novecento è considerato bene da curare e conservare. Ne è un esempio la città di Asmara, al centro del racconto del Maxxi portato avanti con l'aiuto dell'Asmara Heritage Project, in particolare l'Ingegnere Medhanie Teklemariam e il fotografo inglese Edward Denison. Orari di apertura da giovedì a domenica 11- 19, dal 1 agosto al 1 settembre: tutti i giorni stesso orario.