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Al Piccolo Teatro Costa “La lezione della follia” con Galasso e Redaelli

PESCARA. Torna in scena al Piccolo Teatro Orazio Costa di Pescara La lezione della follia con Domenico Galasso e Stefano Redaelli. Lo spettacolo, realizzato in occasione del centenario della nascita...

PESCARA. Torna in scena al Piccolo Teatro Orazio Costa di Pescara La lezione della follia con Domenico Galasso e Stefano Redaelli. Lo spettacolo, realizzato in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia, sarà riproposto al pubblico questo pomeriggio alle 18.30, nell’ambito della rassegna Il teatro delle parole.
La lezione della follia è, precisamente, una lezione-spettacolo che affronta il tema del disagio mentale. Due «le storie della follia» proposte, come si legge nelle note di presentazione. Una è quella «manicomiale, di un grande silenzio», con la follia che è «messa a tacere»; la seconda è quella «dell’ascolto della sua voce», ovvero quella scritta dalla letteratura. «Attraverso i testi di Franco Basaglia, Mario Tobino, Domenico Dara, Stefano Redaelli, si racconterà la follia fuori e dentro le mura, prima e dopo la riforma epocale di Basaglia, che ha portato alla chiusura dei manicomi, dandole voce» si precisa. Sul palco, «un’altra immagine» della follia: «non violenta, ma violata; non taciuta, ma gridata; non insensata, ma generatrice di senso», attraverso personaggi reali e immaginari. L’interpretazione dell’attore e regista Domenico Galasso - presidente dello spazio di viale D’Annunzio, che omaggia uno dei massimi esponenti della pedagogia teatrale europea - sarà intervallata dalle riflessioni di Stefano Redaelli, scrittore e docente di Letteratura italiana a Varsavia, attraverso documenti dell’epoca e testimonianze letterarie. La lezione-spettacolo sarà riproposta nuovamente domani in un matinée per le scuole.
La stagione teatrale del Piccolo Teatro Orazio Costa è stata avviata lo scorso novembre dall’applaudito La scorciatoia, rielaborazione originale dei materiali tratti dal primo capitolo di Tempo di uccidere, il romanzo che fece conquistare a Ennio Flaiano, nel 1947, la vittoria alla prima edizione del Premio Strega. Il reading letterario ha visto protagonista Domenico Galasso, che ha lavorato sulla drammaturgia con Alfredo Troiano.