Anatra, rape rosse e noci: un classico francese rivisitato in Abruzzo
Gianluca Cipollone chef del bistrò Drogheria del mercato a Pescara racconta la sua ricetta. Il video della preparazione sul sito del Centro
Anatra, rapa rossa e noci Macadamia. Ecco a Cotto & Crudo una personale rivisitazione della raffinata anatra all'arancia, classico delle feste divenuto simbolo della cucina francese, in realtà originario della Toscana -per l'usanza di conservare l'anatra con il succo degli agrumi- ed esportato oltralpe con il matrimonio di Caterina de' Medici. Autore della rivisitazione contemporanea è un giovane e talentuoso cuoco di formazione internazionale, Gianluca Cipollone, pescarese, autodidatta e una grande passione che lo ha visto iniziare, otto anni fa, come lavapiatti in Australia e poi emigrare in Inghilterra e Francia per lavorare con Heinz Beck e Massimiliano Blasone, sous chef di Beck.
[[(Video) Anatra all'arancia made in Abruzzo, ecco la videoricetta]]
Volutamente "dissociato" dalle cucine stellate, Gianluca è tornato alle origini «per cercare un contatto più familiare e immediato con la clientela». Da appena un anno ha aperto il suo bistrò in piazza Muzii a Pescara, Drogheria del mercato, cucina-orto-dispensa. La sua idea di cucina è aperta alle suggestioni globali. Partendo dalle grandi materie prime offerte dal territorio. Per raccontare l'ingresso della stagione natalizia ha pensato: Anatra, rapa rossa e noci Macadamia; e Animella di agnello, bergamotto, cavolfiore e basilico.
Piatti presentati a Casa Oliveto, versatile luogo di cultura e design contemporaneo circondato dagli olivi nella campagna di Spoltore. Per la prima volta insieme nella cena "8 mani" gli emergenti cuochi abruzzesi: Gianni Dezio (ristorante Tosto, Atri), Cinzia Mancini (Bottega culinaria biologica, San Vito Chietino), Daniele D'Alberto (BR1 Cultural space, Montesilvano Colle) e Gianluca Cipollone (Drogheria del mercato, Pescara). Serata-evento anteprima di un progetto gastronomico che vuole contare nelle proprie fila nuovi talenti abruzzesi della cucina. Più stili accomunati da un'unica filosofia, fondere tradizione e creatività, racconta Daniele D'Alberto, portavoce dei giovani della Fic-Federazione italiana cuochi d'Abruzzo.
Tradizione e creatività il leitmotiv che accompagnerà anche i futuri incontri a Casa Oliveto; «con il desiderio e la voglia di creare momenti di conoscenza e cultura, lezioni e performance che raccontino ricette, segreti e curiosità», aggiunge l'architetto Rosa Pesci Poletto, perfetta padrona di casa, ideatrice e curatrice di Casa Oliveto. In arrivo, domenica prossima, "EVOluzione", viaggio storico e sensoriale intorno a un prodotto identitario della cultura abruzzese, l'olio extravergine d'oliva.
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