Castel di Sangro
Casadonna Reale di Niko Romito fra i ristoranti top in Italia
La nuova guida dell'Espresso lo inserisce fra le prime 5 attività e gli attribuisce il punteggio massimo di 5 "Cappelli" su cinque. L'elenco completo
PESCARA. Casadonna Reale dello chef stellato Niko Romito a Castel di Sangro è fra i 5 ristoranti al vertice della ristorazione italiana secondo la guida 2018 de L'Espresso, giunta alla 40ma edizione, a cui è stato attribuito il punteggio massimo di 5 cappelli su 5, che dall'anno scorso hanno rimpiazzato i classici punteggi. Casadonna Reale è al top insieme a Le Calandre di Rubano, Osteria Francescana di Modena, Piazza Duomo di Alba, Uliassi di Senigallia.
Presentata alla Stazione Leopolda di Firenze dal direttore Enzo Vizzari, la guida introduce quest'anno i "cappelli d'oro", attribuiti ai "nuovi classici", ovvero ai ristoranti, in tutto dieci, che hanno contribuito in maniera decisiva a cambiare il volto della cucina italiana: Caino di Montemerano, Colline Ciociare di Acuto, Dal Pescatore di Canneto sull'Oglio, Don Alfonso 1890 di Sant'Agata sui Due Golfi, Enoteca Pinchiorri di Firenze, Lorenzo di Forte dei Marmi, Marchesi alla Scala di Milano, Miramonti l'Altro di Concesio, San Domenico di Imola; Vissani di Baschi. Sono invece 16 i locali da 4 cappelli: Casa Perbellini di Verona, Da Vittorio di Brusaporto, Dani Maison di Ischia, Del Cambio di Torino, Duomo di Ragusa Ibla, La Pergola dell'Hotel Rome Cavalieri di Roma, St. Hubertus dell'Hotel Rosa Alpina di Badia, Il Pagliaccio di Roma, Krèsios di Telese, La Peca di Lonigo, Lido 84 di Gardone Riviera, Seta dell'Hotel Mandarin Oriental di Milano, Taverna Estia di Brusciano, Villa Crespi di Orta San Giulio. Più, in Slovenia, Hisa Franko di Caporetto. A seguire 40 ristoranti da 3 cappelli, 132 da 2 cappelli, e 457 quelli segnalati con 1 cappello. La regione con il maggior numero di cappelli si conferma la Lombardia, con 164, più 3 cappelli d'oro, la seconda è il Veneto a quota 107, e terzo il Piemonte (95). Fra i premi, quello per il pranzo dell'anno è andato alla Francescana di Modena di Bottura. Il giovane dell'anno è Davide Caranchini del Materia di Cernobbio, la cuoca dell'anno è Gaia Giordano dello Spazio di Milano. Premio alla Carriera per Romano di Viareggio.