SPETTACOLI

Concerti sinfonici e la novità di Opera e Balletto per il Colibrì Ensemble

La 12esima stagione dell’Orchestra da Camera pescarese prevede 14 appuntamenti in cartellone, da ottobre 2024 ad aprile 2025

PESCARA. Il Colibrì Ensemble presenta la stagione concertistica 2024-2025 svelando il cartellone dei 14 appuntamenti in calendario, da ottobre ad aprile. Un cartellone con un’offerta oltremodo ampia e in grado di rivolgersi ad un pubblico eterogeneo, spaziando dalla musica sinfonica, a quella da camera, dal barocco, al novecento, dal jazz, all’opera e al balletto.

Grande spazio viene riservato all’orchestra, che sarà sul palco in ben 13 occasioni, ma non mancano di certo ospiti di prestigio. Guardando dall’alto possiamo contare infatti oltre venti solisti tra i quali spiccano, solo per citarne alcuni, il celebre pianista Alessandro Deljavan, il primo flauto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Andrea Oliva, il Premio Paganini Giuseppe Gibboni, il primo clarinetto del Teatro alla Scala Aron Chiesa, il pianista Leonardo Pierdomenico e il bandoneonista Massimiliano Pitocco.

Il cartellone propone diverse tipologie di concerti e spettacoli, indicati dai quattro colori della stagione: 9 sono gli appuntamenti Classical dedicati alla musica nella forma di concerto tradizionale, due di questi sono all’interno della Serie Beethoven “Beeth’up to nine”, ovvero l’integrale delle Sinfonie. Si aggiungono quindi tre appuntamenti denominati Emmet Concert dal nome del Music Club (Emmet Club) inaugurato lo scorso anno, che ha già riscosso grande successo. Si tratta di concerti con un diverso sguardo e un’apertura ad altri generi e suoni volti a contaminare il format del concerto standard.

 Gli eventi speciali della stagione sono racchiusi nei due appuntamenti che vedono in programma un balletto e un’opera. L’opera e il balletto sono di fatto le grandi novità di questa edizione. La lirica sarà protagonista con il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini all’Auditorium Flaiano, mentre l’unico appuntamento che si svolgerà al Teatro Circus sarà il balletto Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky. Per l’occasione il Colibrì inaugurerà una interessante collaborazione con il Centro Danza Art Nouveau de L’Aquila a cui si aggiungeranno solisti provenienti dal Teatro San Carlo di Napoli e dal Teatro Massimo di Palermo.

«Mettere in cartellone un’opera lirica è una richiesta che il nostro pubblico ci fa da diverso tempo - spiega il direttore artistico, Andrea Gallo - L’opera sarà per noi un’esperienza nuova che abbiamo voluto unire a quella del balletto Lo Schiaccianoci dopo il grande successo riscosso dalla suite dello scorso anno».

Il genio di Tchaikovsky è presente non solo per via del balletto, ma anche per la sua meravigliosa musica sinfonica. Colonne portanti della stagione saranno infatti due suoi celeberrimi concerti per solista e orchestra: quello per pianoforte in apertura di stagione, affidato a Alessandro Deljavan, e quello per violino che vedrà il Premio Paganini Giuseppe Gibboni nuovamente insieme al Colibrì.

Scorrendo il cartellone ci si imbatte in musica di ogni epoca e di ogni genere. «Il viaggio nel tempo è una delle tematiche di questa stagione», spiega infatti il direttore artistico. Ci si perderà “Nell’iride del Novecento”, concerto nel quale compaiono le più variegate forme, suoni, ritmi e contaminazioni che hanno segnato il secolo scorso con autori quali Stravinsky, Gulda, Cage e Berio. Ma il tempo è anche quello che attraverserà la storia del Tango, ne “Il tango fino a Piazzolla”.

«Con il concerto Brandebur… Gap avremo l’impressione di convivere in due epoche, - continua Gallo - di sovrapporre due frequenze come quando una volta si cercava una stazione della radio girando la manopola. Ne deriverà un salto nel tempo, un gap, pilotato dal suono della chitarra elettrica di Christian Mascetta che come un booster ci farà viaggiare più veloci della luce, per poi farci ritornare nel mondo di Bach».

Il concerto di chiusura, come sempre, è quello con l’organico più ampio e avrà in programma un capolavoro come Quadri di un’esposizione, composizione originariamente scritta da Mussorgsky per pianoforte e mirabilmente orchestrata dal genio di Ravel. Ma la perla di questa chiusura sarà la presenza di Andrea Oliva, uno dei musicisti italiani più prestigiosi al mondo, eccezionale flautista, primo flauto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Suonerà il Concerto di Khachaturyan originale per violino che pochi flautisti al mondo hanno il coraggio di affrontare.

Nel corso dell’anno, il Colibrì continuerà anche muoversi sul territorio con concerti e repliche previste in Abruzzo a L’Aquila, a Teramo presso la stagione de “La Riccitelli”, a Celano in “Celano Classica” e anche fuori regione nel cartellone di “Umbria Classica”.

«Nel corso della stagione il Colibrì sarà impegnato anche in alcuni progetti discografici - spiega la presidente Gina Barlafante - uno dei quali per l’etichetta Brilliant con un programma interamente dedicato a Beethoven con la settima sinfonia e il quinto concerto per pianoforte con un’eccellenza del territorio, Leonardo Pierdomenico con il quale si è ormai instaurata una fortunata collaborazione».

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