Cristicchi e Amara nel “Concerto mistico” per Franco Battiato 

Appuntamento del Tsa domani al festival dell’Aquila Letture e brani dal repertorio del Maestro scomparso nel ’21

L’AQUILA. Il pensiero, la musica, la poesia, la religiosità mistica e la carnalità di Franco Battiato assorbiti, elaborati, approfonditi e restituiti al pubblico da Simone Gristicchi e Amara. Una serata densa di emozione e intelligenza quella che il Teatro Stabile d’Abruzzo presenta per il secondo appuntamento della rassegna I Cantieri dell’Immaginario, organizzata dal Comune dell’Aquila – Capitale italiana della Cultura 2026.
“Torneremo ancora, Concerto mistico per Battiato” di e con Simone Cristicchi e Amara è il titolo dell’appuntamento di domani, 9 luglio, alle 21.30, alla Scalinata San Bernardino.
Un viaggio musicale alla ricerca dell’essenza nella confusione della modernità, un rapimento – mistico e sensuale – tanto necessario in questo tempo in cui viviamo. Ispirato al repertorio mistico del Maestro siciliano(Ionia, 23 marzo 1945 – Milo, 18 maggio 2021), i due artisti si rendono interpreti con grazia e rispetto dei messaggi spirituali che ne hanno reso immortale l’opera. Pochi sono gli artisti come Franco Battiato, capaci con le loro opere di “cucire” terra e cielo, raggiungendo la rara armonia in grado di risvegliare e accarezzare l’anima.
“Pellegrino dell’Assoluto” e rivoluzionario della musica, Battiato ha lasciato un patrimonio inestimabile, in cui alla forma canzone si sposa una profonda tensione spirituale: dalla preghiera universale “L’ombra della Luce” alla struggente “La cura”, passando per “E ti vengo a cercare” fino a “Torneremo ancora”, il suo ultimo brano inciso e non a caso il titolo scelto per il concerto. «È la libertà che ho sempre ammirato in Battiato», scrive Cristicchi presentando il progetto, «gli devo molto, devo molto alla sua infinita grazia, al suo modo di concepire l’arte come “missione” per aiutare la crescita e l’evoluzione spirituale dei propri contemporanei. Battiato è un punto di non ritorno: c’è un prima e un dopo di lui, nessun altro. È stato l’unico cantore di un divino che non ha mai saputo di incensi e sagrestie. Con questo progetto», ha spiegato ancora il cantautore e attore teatrale romano, «sento l’emozione e il privilegio di interpretare insieme ad Amara il suo repertorio mistico, e immergermi ancora più profondamente in quei messaggi che valicano i confini del tempo».
«Viaggiare nella consapevolezza della coscienza lucida di Battiato è stato come spingermi oltre confine, un elevarsi a nuove frequenze, altri codici, altre certezze, alte visioni del sé e della realtà circostante», racconta Amara, «una trasmutazione radicale, direi, per chi come me cerca verità e orizzonti nuovi da valicare. Grazie a Franco ho capito che è solo oltrepassando se stessi che si può raggiungere quel “Centro di gravità permanente” che tanto cerchiamo». Sul palco, accompagnano i due artisti Valter Sivilotti al pianoforte e i solisti della Accademia Naonis di Pordenone (Lucia Clonfero, Igor Dario, Alan Dario, U.T. Gandhi, Franca Drioli). Alternano l’esecuzione dei pezzi letture tratte dai maestri che hanno influenzato il pensiero di Battiato: Rumi, Gurdjieff, Ramana Maharshi, Willigis Jager e il teologo Guidalberto Bormolini.