De Gregori & Venditti tour all’arena della Civitella a Chieti
I due cantautori si ritrovano a cinquant’anni dall’esordio con “Theorius Campus” Dopo il 45 giri con “Generale” e “Ricordati di me”, arrivano in Abruzzo il 22 luglio
CHIETI. Tutto comincia con un viaggio in Ungheria, più di mezzo secolo fa. Antonello Venditti e Francesco De Gregori hanno vent’anni o poco più e nel Paese allora parte del blocco sovietico cantano insieme. Si ritroveranno poi, siamo negli anni Sessanta, nel mitico Folkstudio, una cantina in via Garibaldi 58, nel rione romano di Trastevere che inizialmente era lo studio del pittore e musicista afroamericano Harold Bradley, nel quale si riunivano altri artisti, pittori e musicisti. Da lì, su una pedana come palco, è partita gran parte della canzone d’autore italiana e lì, si dice, perfino un non ancora famoso Robert Zimmerman -Bob Dylan, di passaggio a Roma fece un'apparizione cui assistettero una trentina di persone.
«Allattati dalla stessa lupa», ha detto una volta De Gregori riferendosi a quel locale leggendario e ai suoi frequentatori-musicisti, i due artisti scrivono le loro prime canzoni insieme, per arrivare al comune esordio discografico con “Theorius Campus”. Il disco, che conteneva “Roma Capoccia” di Venditti e “Signora Aquilone” di De Gregori, sancisce per entrambi l’inizio di un percorso artistico che li porterà per strade diverse. A lungo parallele nel segnare la storia della cantautorato italiano e che di nuovo si intersecano. Dopo oltre 50 anni i due artisti tornano a cantare insieme in un tour che si aprirà il 18 giugno allo Stadio Olimpico di Roma e che farà tappa in Abruzzo, nello splendido anfiteatro La Civitella di Chieti venerdì 22 luglio alle 21 (evento organizzato da Elite Agency Group, Alhena Entertainment e Ventidieci). Un bell’assaggio di questo incontro sul palco è arrivato il 4 marzo, con l’uscita di un 45 giri anche in vinile da collezione, con la reinterpretazione in duetto di due capolavori come “Generale”, pubblicata originariamente da Francesco De Gregori nel 1978, e “Ricordati di me”, che apre l’album di Venditti “In questo mondo di ladri”, uscito 10 anni più tardi.
«Suonavamo nello stesso locale, eravamo giovani e entusiasti e ci siamo conosciuti là», ha raccontato De Gregori in una recente intervista radiofonica a entrambi. «Io ero vecchio e già arrabbiato, sono migliorato nel tempo»,gli ha fatto eco ridendo Venditti. E ancora: «Antonello è sempre stato un bravo ragazzo, è una bravissima persona, ha assicurato più serio il Principe. «De Gregori stava sempre altrove, sembrava che fosse altrove. Lui ha un vizio: quando cammina tu pensi che stai parlando con lui, ma fisicamente è due metri avanti a te», la descrizione del l’amico fatta da Venditti.
«Allattati dalla stessa lupa», ha detto una volta De Gregori riferendosi a quel locale leggendario e ai suoi frequentatori-musicisti, i due artisti scrivono le loro prime canzoni insieme, per arrivare al comune esordio discografico con “Theorius Campus”. Il disco, che conteneva “Roma Capoccia” di Venditti e “Signora Aquilone” di De Gregori, sancisce per entrambi l’inizio di un percorso artistico che li porterà per strade diverse. A lungo parallele nel segnare la storia della cantautorato italiano e che di nuovo si intersecano. Dopo oltre 50 anni i due artisti tornano a cantare insieme in un tour che si aprirà il 18 giugno allo Stadio Olimpico di Roma e che farà tappa in Abruzzo, nello splendido anfiteatro La Civitella di Chieti venerdì 22 luglio alle 21 (evento organizzato da Elite Agency Group, Alhena Entertainment e Ventidieci). Un bell’assaggio di questo incontro sul palco è arrivato il 4 marzo, con l’uscita di un 45 giri anche in vinile da collezione, con la reinterpretazione in duetto di due capolavori come “Generale”, pubblicata originariamente da Francesco De Gregori nel 1978, e “Ricordati di me”, che apre l’album di Venditti “In questo mondo di ladri”, uscito 10 anni più tardi.
«Suonavamo nello stesso locale, eravamo giovani e entusiasti e ci siamo conosciuti là», ha raccontato De Gregori in una recente intervista radiofonica a entrambi. «Io ero vecchio e già arrabbiato, sono migliorato nel tempo»,gli ha fatto eco ridendo Venditti. E ancora: «Antonello è sempre stato un bravo ragazzo, è una bravissima persona, ha assicurato più serio il Principe. «De Gregori stava sempre altrove, sembrava che fosse altrove. Lui ha un vizio: quando cammina tu pensi che stai parlando con lui, ma fisicamente è due metri avanti a te», la descrizione del l’amico fatta da Venditti.