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«E Burt mi disse: sembri un uomo»
L’attrice e la sua esperienza a Hollywood: da Lancaster il complimento più bello
«Con Visconti parlavo in francese. Fellini era un grande cavaliere. L’attore che ricordo con più tenerezza è Rock Hudson». Così Claudia Cardinale ricordava alcuni degli incontri della sua carriera di attrice in una bella intervista a Giovanni Bogani, pubblicata sul sito Quotidiano.net, nel dicembre scorso.
«Luchino Visconti», racconta l’attrice che domenica compirà 80 anni, «mi invitava spesso a cena da lui, nella bella casa sulla via Salaria. Gli piaceva parlare in francese con me: parlava un francese purissimo, e con lui parlavamo di tutto, musica, teatro, letteratura… E spesso, sotto il tovagliolo, scoprivo che mi aveva fatto trovare dei regali. Dei gioielli. Federico Fellini era un grande cavaliere. Finita la scena, mi riaccompagnava sempre a casa lui. Mi diceva: Claudietta, tu appartieni all’Africa, alla terra, al sole».
«Marcello Mastroianni ? «Non c’è mai stato niente, fra noi. Ma mi ha fatto molto la corte. Fiori, biglietti, lettere... Ed era un uomo bellissimo, di una classe, di un’eleganza unica. Io non ho mai ceduto. Anni dopo, quando tutti e due vivevamo a Parigi, si gira un film per la tv su Marcello. Appena mi vede mi dice: lo sai che ero innamorato di te? Ma sul serio, ero innamorato davvero: ci ho sofferto per anni. Io gli dicevo, Marcello, zitto, ci sono le telecamere già accese…. Alain Delon? Una storia d’amore mancata, e una grande amicizia».
Che ricordi ha di Hollywood?
«Paul Newman che mi offrì casa sua, quando andò a vivere a New York. Rita Hayworth che mi teneva per mano, sul set di un film con John Wayne. Così bella, così fragile. Burt Lancaster che mi fece il complimento più bello di tutti».
Quale?
«Giravamo nel deserto del Nevada, un massacro di caldo e fatica. Ma non mi lamentai mai. In una pausa, Burt mi passò vicino e mi disse: “Sembri un uomo”. Ne fui felice».
L’attore che ricorda con più tenerezza?
«Rock Hudson. Era omosessuale, e a Hollywood all’epoca la discriminazione contro gli omosessuali era fortissima. Così, ad ogni occasione, fingevo di stare con lui. Mi ha detto: mi hai salvato la vita, Claudia, così posso continuare a girare».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Luchino Visconti», racconta l’attrice che domenica compirà 80 anni, «mi invitava spesso a cena da lui, nella bella casa sulla via Salaria. Gli piaceva parlare in francese con me: parlava un francese purissimo, e con lui parlavamo di tutto, musica, teatro, letteratura… E spesso, sotto il tovagliolo, scoprivo che mi aveva fatto trovare dei regali. Dei gioielli. Federico Fellini era un grande cavaliere. Finita la scena, mi riaccompagnava sempre a casa lui. Mi diceva: Claudietta, tu appartieni all’Africa, alla terra, al sole».
«Marcello Mastroianni ? «Non c’è mai stato niente, fra noi. Ma mi ha fatto molto la corte. Fiori, biglietti, lettere... Ed era un uomo bellissimo, di una classe, di un’eleganza unica. Io non ho mai ceduto. Anni dopo, quando tutti e due vivevamo a Parigi, si gira un film per la tv su Marcello. Appena mi vede mi dice: lo sai che ero innamorato di te? Ma sul serio, ero innamorato davvero: ci ho sofferto per anni. Io gli dicevo, Marcello, zitto, ci sono le telecamere già accese…. Alain Delon? Una storia d’amore mancata, e una grande amicizia».
Che ricordi ha di Hollywood?
«Paul Newman che mi offrì casa sua, quando andò a vivere a New York. Rita Hayworth che mi teneva per mano, sul set di un film con John Wayne. Così bella, così fragile. Burt Lancaster che mi fece il complimento più bello di tutti».
Quale?
«Giravamo nel deserto del Nevada, un massacro di caldo e fatica. Ma non mi lamentai mai. In una pausa, Burt mi passò vicino e mi disse: “Sembri un uomo”. Ne fui felice».
L’attore che ricorda con più tenerezza?
«Rock Hudson. Era omosessuale, e a Hollywood all’epoca la discriminazione contro gli omosessuali era fortissima. Così, ad ogni occasione, fingevo di stare con lui. Mi ha detto: mi hai salvato la vita, Claudia, così posso continuare a girare».
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