L’AQUILA – rassegna “italiani d’Argentina – sguardi, corpi e opere” 

“Elisabetta e Limone”, la strana coppia 

Al Ridotto la compagnia Tre Mestieri in scena con il testo di Wilcock

L’AQUILA. “Italiani d’Argentina – sguardi, corpi e opere” – l’iniziativa ideata e diretta da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro del Sangro che ha ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Cultura di Progetto Speciale 2024 per il teatro – prosegue questa sera alle ore 21 sul palco del Ridotto del teatro Comunale dell’Aquila con la compagnia Tre Mestieri di Messina che metterà in scena “Elisabetta e Limone” di Juan Rodolfo Wilcock, uno dei testi più significativi per comprendere l’opera dello scrittore argentino che si è trasferito a Orvieto nel 1978 e ha passato gli ultimi vent’anni della propria vita in Italia.
Elisabetta, una giovane donna sola, rientrando a casa una sera, trova nel salotto Limone, un ladro appena evaso dal carcere e in cerca di un rifugio. Limone si addormenta sul letto di Elisabetta e, al suo risveglio, si ritrova incatenato e preda delle volontà della donna, che lo costringerà ad entrare nel proprio mondo, composto da oggetti viventi e da riti e codici di comportamento quantomeno personalissimi.
Parallelamente al programma di spettacoli serali, proseguono anche gli spettacoli dei ragazzi per i ragazzi, con otto scuole di teatro da tutta Italia che, nel campo del teatro educazione, presentano i loro lavori originali sul tema largo della italianità in Argentina.Questa mattina, alle 9, sarà la volta del Teatro Studio di Vasto con “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello; a seguire, alle 11, andrà invece in scena “Lo sapevamo anche noi” del Teatro del Popolo di Castelforentino. Nel cartellone di questa giornata in programma anche gli incontri “Coltivare cittadinanza nelle terre del possibile”, a cura di Rossella Gesini e Salvatore Guadagnuola, alle 15 Ridotto del teatro Comunale, e “Cielo libre”, a cura di Sergio Colella e Mario Pirolli, alle 18 al Palazzetto del Nobili.