L'INTERVISTA

Ferri cuoco in cattedra: sagne e fagioli patrimonio Unesco! 

Il concorrente pescarese di Masterchef preferito da Joe Bastianich tiene un corso: «Voglio riportare la cucina abruzzese nelle case: piatti semplici, genuini e di qualità 

PESCARA. «Pasta e fagioli con le cotiche patrimonio Unesco». L’idea è di Fabrizio Ferri, il ruspante concorrente abruzzese per nove puntate a Masterchef, deciso a «rimettere apposto la cucina italiana» con un primo corso di cucina tradizionale abruzzese – gratuito e aperto a tutti, www.portoallegro.eu – in dodici lezioni da lui tenute. Timballo, ravioli, gnocchi, sagne e fagioli, anellini alla pecorara, pecora alla callara, pallotte cacio e ova, ‘ciambotto: «Una cucina buonissima, la vera cucina delle nonne abruzzesi, semplice e salutare, la migliore al mondo», dichiara convinto Ferri, pescarese purosangue, nativo dei Colli.


Ferri, come nasce la sua iniziativa in partenza venerdì prossimo a Porto Allegro (Montesilvano)?
«Con il corso di cucina voglio iniziare a riportare la cucina abruzzese nelle case. Sagne, pallotte, gnocchi, questo vuole la gente, ma non lo trova nei ristoranti, solo in qualcuno di alto livello ma devi farne di strada. Siamo circondati da bracerie, pizzerie, friggitorie. Mangiare in modo scorretto ti toglie la vita, come te la tolgono il lavoro e le droghe. Il cibo è la prima cosa, lu magnà fa campà. Se l’olio non è buono il cibo diventa micidiale. Come può essere sano un piatto preparato con l’olio a 4 euro al litro? Ma lo sapete quanto costa raccogliere le olive?»
Quindi meglio mangiare a casa oppure spendere di più?
«Nel mangiare non bisogna guardare al risparmio perché ne perdi in salute. Meglio spendere dieci euro in più quando si mangia fuori, magari una sola volta a settimana, ma mangiare come Dio comanda. L’Abruzzo è un pozzo senza fondo di piatti semplici e genuini, i prodotti di qualità sono la nostra forza insieme alla tradizione delle bisnonne».
Siamo d’accordo, ma le lunghe cotture non sembrano andare d’accordo con i tempi frenetici di oggi.
«È un falso problema, una scusa. Per ammassare le sagne acqua e farina basta un quarto d’ora, per preparare il piatto è sufficiente mezz’ora. Invece di passare un’ora al supermercato, stai a casa e con poco si arrangia un piatto buono e sano come pasta e fagioli. Insegnerò a farla anche in versione vegetariana, senza cotiche, col pomodoro fresco e l’olio nostrano. Mostrerò come fare un sughetto di pomodoro senza soffriggere, semplice e buonissimo».

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