Il Festival di Baglioni dominato da Fiorello «Mi pagano in Bitcoin»
Lo showman apre la rassegna con una raffica di battute «Qui non si eliminano i cantanti ma il pubblico, tagliando le file»
SANREMO. Il Festival targato Claudio Baglioni si è aperto, ieri sera, con un trionfo personale di Fiorello. Voleva fare lo scaldapubblico e ha fatto lo scaldafestival alla sua maniera, lo showman siciliano. Dopo l'incursione dell'uomo che cercava un «contatto con il procuratore della Repubblica», subito allontanato dal palco, Fiorello si è preso la scena, nella serata inaugurale del Festival di Sanremo.
Subito, il duetto con il direttore artistico Baglioni. «Qui ci si gioca la carriera, ci ho messo anni per diventare un sex symbol e ora me lo gioco qua», esordisce Fiorello. Poi si rivolge al direttore generale della Rai, Mario Orfeo, in platea, e scherza sulle elezioni imminenti: «Occhio che il 4 marzo arriva, se vince il toy boy di Orietta Berti, si va a casa poi... Ma non sono qua per fare monologhi comici, o sulle tecnologie, o sui vegani». E ancora le battute sul Festival: «Guardate che meraviglia, è un festival avantissimo, è l'unico dove non si eliminano i cantanti, ma direttamente il pubblico, tagliando le file. Del resto, se li elimini i cantanti se ne vanno, gli alberghi si svuotano. Ora è tutto pieno, io dormo con i coristi».
Fiorello, poi, ne ha anche per le canzoni: «Ne ho sentite tre o quattro che voglio usare il prossimo Capodanno...», dice simulando il trenino. «Il preludio di Chopin a confronto è una samba, ovviamente i testi sono bellissimi, con Baglioni non poteva essere altrimenti. Uno che scrive “Avrai” per il figlio... che però qualche giorno fa gli ha chiesto: papà, che me devi dà?. Renato Zero quando è nato il figlio ha detto: Lui chi è?».
I superospiti, aggiunge, «hanno superato gli altri: la Rai non bada a spese, anche perché il canone lo pagano tutti, sta nella bolletta, se non paghi il canone ti levano la corrente e non puoi vedere Netflix e Sky, è un problema. Io sarò pagato in bitcoin questa sera».
Fiorello scherza anche su Baglioni e sul superospite Morandi («Si parlava di scimmiette clonate, loro sono come minimo alla terza copia»), poi propone un centone delle hit di entrambi, innestando le parole di uno sulle note dell'altro e imitandoli come sa fare.
I due conduttori della 68esima edizione del Festival della canzone italiana, Michelle Hunziker in vestito lungo, nero, con appuntato il ranuncolo simbolo della campagna anti- violenza sulle donne e scollatura profonda, e Pierfrancesco Favino in smoking, ce la mettono tutta per mantenere alto il livello di attenzione del pubblico. Non sempre riuscendoci. Gli applausi più scroscianti se li prenderanno, invece, Baglioni e Fiorello, che a una mezz’ora dall’inizio del Festival, tornano in coppia sul palco del Teatro Ariston.
Sulle note di “E tu” , un classico del cantautore romano, Fiorello duetta con Baglioni, in uno scambio di voci, imitazioni (e dimenticanze) e il pubblico accoglie la performance con una standing ovation.
Poi, sì, ci sono anchi cantanti. Si parte con Annalisa . A seguire: Ron, The Kolors, Gazzè, Vanoni-Bungaro-Pacifico, Meta-Moro, Mario Biondi, Fogli-Facchinetti, Lo Stato Sociale, Noemi, Decibel, Elio e le Storie Tese, Caccamo, Canzian, Barbarossa, Diodato e Roy Paci, Nina Zilli, Avitabile-Servillo, Le Vibrazioni. E gli ospiti: Gianni Morandi e il cast del film di Gabriele Muccino, “A casa tutti bene”. Ha dato forfait, invece, Laura Pausini, influenzata. In collegamento da casa, però, promette di essere della partita sabato, nell’ultima serata della rassegna.
Chi invece non ci sarà nell’ultima puntata di questa edizione del Festival è Fiorello. Che però lascia una porta aperta a un bis. Ma è solo uno spunto per un’altra battuta.
E a farne le spese è di nuovo il direttore generale della Rai: «Se Orfeo mi raddoppia i bitcoin torno sabato». (c.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Subito, il duetto con il direttore artistico Baglioni. «Qui ci si gioca la carriera, ci ho messo anni per diventare un sex symbol e ora me lo gioco qua», esordisce Fiorello. Poi si rivolge al direttore generale della Rai, Mario Orfeo, in platea, e scherza sulle elezioni imminenti: «Occhio che il 4 marzo arriva, se vince il toy boy di Orietta Berti, si va a casa poi... Ma non sono qua per fare monologhi comici, o sulle tecnologie, o sui vegani». E ancora le battute sul Festival: «Guardate che meraviglia, è un festival avantissimo, è l'unico dove non si eliminano i cantanti, ma direttamente il pubblico, tagliando le file. Del resto, se li elimini i cantanti se ne vanno, gli alberghi si svuotano. Ora è tutto pieno, io dormo con i coristi».
Fiorello, poi, ne ha anche per le canzoni: «Ne ho sentite tre o quattro che voglio usare il prossimo Capodanno...», dice simulando il trenino. «Il preludio di Chopin a confronto è una samba, ovviamente i testi sono bellissimi, con Baglioni non poteva essere altrimenti. Uno che scrive “Avrai” per il figlio... che però qualche giorno fa gli ha chiesto: papà, che me devi dà?. Renato Zero quando è nato il figlio ha detto: Lui chi è?».
I superospiti, aggiunge, «hanno superato gli altri: la Rai non bada a spese, anche perché il canone lo pagano tutti, sta nella bolletta, se non paghi il canone ti levano la corrente e non puoi vedere Netflix e Sky, è un problema. Io sarò pagato in bitcoin questa sera».
Fiorello scherza anche su Baglioni e sul superospite Morandi («Si parlava di scimmiette clonate, loro sono come minimo alla terza copia»), poi propone un centone delle hit di entrambi, innestando le parole di uno sulle note dell'altro e imitandoli come sa fare.
I due conduttori della 68esima edizione del Festival della canzone italiana, Michelle Hunziker in vestito lungo, nero, con appuntato il ranuncolo simbolo della campagna anti- violenza sulle donne e scollatura profonda, e Pierfrancesco Favino in smoking, ce la mettono tutta per mantenere alto il livello di attenzione del pubblico. Non sempre riuscendoci. Gli applausi più scroscianti se li prenderanno, invece, Baglioni e Fiorello, che a una mezz’ora dall’inizio del Festival, tornano in coppia sul palco del Teatro Ariston.
Sulle note di “E tu” , un classico del cantautore romano, Fiorello duetta con Baglioni, in uno scambio di voci, imitazioni (e dimenticanze) e il pubblico accoglie la performance con una standing ovation.
Poi, sì, ci sono anchi cantanti. Si parte con Annalisa . A seguire: Ron, The Kolors, Gazzè, Vanoni-Bungaro-Pacifico, Meta-Moro, Mario Biondi, Fogli-Facchinetti, Lo Stato Sociale, Noemi, Decibel, Elio e le Storie Tese, Caccamo, Canzian, Barbarossa, Diodato e Roy Paci, Nina Zilli, Avitabile-Servillo, Le Vibrazioni. E gli ospiti: Gianni Morandi e il cast del film di Gabriele Muccino, “A casa tutti bene”. Ha dato forfait, invece, Laura Pausini, influenzata. In collegamento da casa, però, promette di essere della partita sabato, nell’ultima serata della rassegna.
Chi invece non ci sarà nell’ultima puntata di questa edizione del Festival è Fiorello. Che però lascia una porta aperta a un bis. Ma è solo uno spunto per un’altra battuta.
E a farne le spese è di nuovo il direttore generale della Rai: «Se Orfeo mi raddoppia i bitcoin torno sabato». (c.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.