Il pasticcere Puca sfiora l’incoronazione

4 Dicembre 2015

“Il più grande pasticcere”, il giovane abruzzese allievo di Ferretti è arrivato secondo, il premio a Sebastiano

ROSETO DEGLI ABRUZZI. Non si è risparmiato, ha conquistato con la spontaneità e la simpatia, ha dimostrato umiltà ma anche sicurezza e disinvoltura nelle prove più complesse, maestria e tecnica rare, ma non gli è bastato. Lorenzo Puca, il capo pasticcere pescarese del maestro rosetano Sandro Ferretti, ottiene il secondo posto nella sfida finale contro l’avversario-amico Sebastiano Caridi, nell’ultima puntata de “Il più grande pasticcere” andata in onda mercoledì su Rai2. «Meritava di vincere» è il commento a caldo del suo maestro Ferretti, mentre su Fb, la sua fan page e quella del giovane pastry chef si riempiono di messaggi di incredulità, delusione e sostegno che lo decretano “vincitore morale” della gara. «Pensavo che c'è l'avrebbe fatta», prosegue Ferretti, «Tecnicamente è più preparato, non ha sbagliato e lo meritava. Siamo tutti con lui, ora deve riprendere e continuare così come ha fatto fino ad ora».

Per Lorenzo, che non pensava in realtà neanche di arrivare alla finale, partecipare a “Il più grande pasticcere” ha rappresentato «una rivincita sulla vita», come ha spiegato nel corso della prima sfida, quando a contendersi il titolo erano ancora lui, Sebastiano Caridi e Debora Vena. La puntata si apre con la preparazione di una torta nuziale. Gli aspiranti hanno 4 ore di tempo e un accesso alla dispensa. Lorenzo ha le idee chiare: la sua creazione sarà bianca e gialla, il colore della gelosia. Il giudizio di Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo e Roberto Rinaldini è unanime: il dolce di Puca è il migliore e lui è in finalissima, mentre Debora e Sebastiano sono all’eliminatoria. Lorenzo, che a loro spiega come la pasticceria sia la sua ragione, quella che lo fa andare a letto contento la sera e lo sveglia felice al pensiero di tornare nel suo laboratorio, riceve apprezzamento per la sua capacità di lavorazione dello zucchero. «Un capolavoro di bontà» Biasetto definisce il suo dolce. «Ho già vinto», esulta Puca. «Questo giudizio mi ripaga di tutti i sacrifici fatti. Ho sempre pensato a soddisfare gli altri. Ora sto vincendo per me stesso. Ti rind cont?!?» si lascia scappare in pescarese. La prova eliminatoria stabilisce che l’avversario di Puca sarà Caridi. Prima della sfida i due aspiranti al titolo ricevono un videomessaggio. E’ la mamma a parlare a Lorenzo: le sue parole di incoraggiamento e lo commuovono fino alla lacrime: «I miei hanno sempre cercato di starmi vicino, mentre io li allontanavo con la presunzione di un adolescente». Nell’ultima prova i ragazzi devono preparare un dolce che parla di loro. I giudici lo assaggeranno “al buio”, senza conoscere l’autore. Con Lorenzo ci sono i genitori e la sua ragazza, Fabiana. Lui presenta “May way”, torta, a base di sablé alla vaniglia, cremoso esotico, pan di spagna al cioccolato e frutto della passione, glassa al cioccolato fondente 72% e decoro in isomalto, da oggi disponibile in tutte le boutique di Ferretti. E stupisce, anche se Rinaldini sottolinea due gradi in più di cottura sulla cremosa esotica. Puca incassa l’apprezzamento del grande Iginio Massari, ma il vincitore è Caridi. «Faccio i complimenti a Sebastiano», dice il giovane abruzzese, «è un amico e un grande professionista, corretto e sincero». Ora Lorenzo si prepara al campionato di pasticceria che si terrà nel 2016.

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