Il Premio Strega resta in Abruzzo con Di Pietrantonio 

“L’Età fragile” della scrittrice pennese vince con 189 voti «Userò la mia voce scritta e orale per i diritti delle donne»

Donatella Di Pietrantonio vince con largo vantaggio il Premio Strega 2024. Data fin dall’inizio per superfavorita, la scrittrice che aveva già conquistato lo Strega Giovani 2024, ha superato tutti con 189 voti per “L'età fragile” (Einaudi), dedicato alle sopravvissute, in cui attraverso il rapporto tra una madre, Lucia, e la figlia 22enne Amanda, ha scardinato gli stereotipi sugli anni e sulla sicurezza dei piccoli luoghi di provincia, con sullo sfondo la pandemia.
Nel libro per la prima volta la scrittrice, che non ha mai lasciato la sua professione di dentista dei bambini a Penne, ha affrontato anche la violenza di genere rievocando un fatto di cronaca nera accaduto nel 1997 nella sua terra, l’Abruzzo. «Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati», ha detto emozionata e raggiante in abito Etro nero e rosa con delle decorazioni e al collo un “amorino”, tipico gioiello abruzzese la scrittrice, alla sua quarta volta allo Strega, (nel 2021 in cinquina con Borgo sud) e già vincitrice del Premio Campiello nel 2017 con l’Arminuta.
Dario Voltolini ha mantenuto il 2° posto, in cui si era piazzato a sorpresa nella prima votazione a Benevento, con 143 voti per “Invernale” (La nave di Teseo), potente racconto degli ultimi anni di vita del padre. Ed è rimasta al3° posto con un distacco di 5 voti, Chiara Valerio 138 preferenze, per “Chi dice e chi tace” (Sellerio), che ci porta a Scauri, suo paese d’origine e ci fa entrare nei sentimenti e pregiudizi e nell’assioma della inconoscibilità dell’altro attraverso la storia di Lea. La serata si è aperta con i sei finalisti sul palco, più vicino alla platea, con cartelli in mano che componevano la frase «I libri sono in gara, chi li scrive no» in sintonia con lo spirito che ha animato il tour di 20 tappe che li ha visti complici e solidali, divertiti e pronti a scherzare fra loro. La cerimonia è stata baciata da un tocco di glamour che ha visto la moda alla conquista dello Strega, Chiara Valerio, che ha ricordato Michela Murgia, indossava un completo Dior pantaloni e giacca tutto bianco, Raffaella Romagnolo un vestito lungo nero glitterato Missoni, Voltolini e Di Paolo avevano un completo classico di Lardini e Giartosio un completo blu marine di Gucci. La sestina in corsa, anziché la consueta cinquina, ha visto arrivare quarta Raffaella Romagnolo con “Aggiustare l’universo” (Mondadori), 83 voti, 5° Di Paolo con “Romanzo senza umani2 (Feltrinelli), 66 voti, alla sua seconda volta al Premio Strega e 6° Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax), 25 voti. La diretta televisiva su Rai3 con la doppia conduzione di Geppi Cucciari, che torna per la quarta volta consecutiva e Pino Strabioli, già alla conduzione nel 2016 e nel 2019, è partita alle 23 con per la prima volta il ripristino dello scrutinio dal vivo di 100 schede. Meno affollato del solito il Ninfeo che negli anni è arrivato ad ospitare anche oltre mille ospiti. Circa trecento in meno le persone in questa edizione, tutte sedute su sedie bianche disposte a semicerchio tra i quali il presidente della commissione Cultura della Camera Federico Mollicone, il presidente del Maxxi Alessandro Giuli, Corrado Augias, i vertici delle case editrici e dei Gruppi editoriali. Tra gli scrittori Francesco Piccolo, la direttrice del Salone del Libro di Torino Annalena Benini, Dacia Maraini, Sandro Veronesi, Teresa Ciabatti, Paolo Giordano. Grandi assenti il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il commissario straordinario del Governo per Italia Ospite d’Onore alla Buchmesse di Francoforte, Mauro Mazza. Presente invece il presidente dell’Associazione Italiana Editori Innocenzo Cipolletta. «Non abbiamo la gioia di ospitare persone del governo» ha detto durante la diretta Geppi Cucciari e rivolgendosi a Mollicone sul palco ha affermato: «Una domanda a piacere, dica quello che crede». «Facciamo un grande plauso allo Strega» ha risposto il presidente della commissione Cultura della Camera annunciando: «Abbiamo approvato ieri il Piano Nazionale della Lettura». A presiedere il seggio il direttore della Fondazione Bellonci Stefano Petrocchi, al posto della vincitrice della scorsa edizione, ancora una abruzzese, Ada d’Adamo, morta l’1 aprile 2023, alla quale sarebbe spettato il posto come da tradizione.