Kaminsky racconta la sua Ucraina all’Aquila
Il poeta «che ha cambiato il mondo» ospite del Premio Bonanni: da quest’anno istituita una borsa di studio per universitari
L’AQUILA. «La mattina dopo il nostro paese si svegliò e si rifiutò di sentire i soldati: Nel nome di Petya noi rifiutiamo». Il passo del racconto in versi “Repubblica sorda” (La nave di Teseo) tratteggia il profilo artistico del poeta ucraino Ilya Kaminsky, rifugiato politico negli Stati Uniti. Sarà lui l’ospite d’onore all’Aquila della 21ª edizione del Premio letterario internazionale Bper Banca, intitolato a Laudomia Bonanni.
Nato a Odessa, in Ucraina, Kaminsky è arrivato negli Stati Uniti nel 1993, quando la sua famiglia ha ottenuto asilo dal governo americano. Nel 2019 è stato selezionato dalla Bbc come «uno dei 12 artisti che hanno rivoluzionato il mondo»: con “Repubblica sorda” ha vinto il National Jewish book Award for Poetry e il Los Angeles Time book prize. Lla sua “Repubblica sorda” si propone come un’opera poetica geniale. Un’idea che viene da lontano. «Sono stato non udente fino a 16 anni, quando ho avuto un apparecchio acustico che mi aiutava a sentire», ha raccontato nel presentare il suo lavoro. «Fino ad allora ero cresciuto in una nazione senza suoni. Da piccolo ho “ascoltato” la caduta dell'Unione Sovietica esclusivamente con gli occhi. Ma cosa sarebbe successo se l’intero Paese fosse stato sordo come me? Di modo che, quando i poliziotti davano un ordine, nessuno li sentisse? Così ho scritto un libro per immaginare il rumore del silenzio».
Il Premio Bonanni si arricchisce di un’importante novità: l’istituzione di una borsa di studio, del valore di mille euro, che Bper destinerà al miglior elaborato degli studenti delle facoltà umanistiche dell’università dell’Aquila sulla figura e l’opera di Laudomia Bonanni. Scrittrice e giornalista aquilana, scomparsa nel 2002, la sua prosa ha lasciato un segno abbracciando temi sociali e filosofico - esistenziali. «Per questo motivo», ha sottolineato il responsabile della direzione territoriale Bper Banca Centro est, Giuseppe Marco Litta alla presentazione dell’evento, ieri all’Aquila, «abbiamo istituito la borsa di studio nella direzione della valorizzazione della cultura locale». Il programma, illustrato dalla presidente della giuria del Premio, Stefania Pezzopane, prevede venerdì 18 novembre, alle 17, l’incontro “Donne giornaliste di metà ‘900 tra ostacoli e perseveranza, oggi come allora. Laudomia Bonanni e la denuncia politico-sociale delle condizione femminile”, organizzato dall’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo nella sala della Fondazione Carispaq. Sabato 19, alle 11, la premiazione, all’auditorium del Parco. Alla conferenza erano presenti anche il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse e il suo vicario Roberto Cipollone, David Iagnemma, segretario della Fondazione Carispaq ed Ersilia Lancia, assessore al turismo dell’Aquila.
Nato a Odessa, in Ucraina, Kaminsky è arrivato negli Stati Uniti nel 1993, quando la sua famiglia ha ottenuto asilo dal governo americano. Nel 2019 è stato selezionato dalla Bbc come «uno dei 12 artisti che hanno rivoluzionato il mondo»: con “Repubblica sorda” ha vinto il National Jewish book Award for Poetry e il Los Angeles Time book prize. Lla sua “Repubblica sorda” si propone come un’opera poetica geniale. Un’idea che viene da lontano. «Sono stato non udente fino a 16 anni, quando ho avuto un apparecchio acustico che mi aiutava a sentire», ha raccontato nel presentare il suo lavoro. «Fino ad allora ero cresciuto in una nazione senza suoni. Da piccolo ho “ascoltato” la caduta dell'Unione Sovietica esclusivamente con gli occhi. Ma cosa sarebbe successo se l’intero Paese fosse stato sordo come me? Di modo che, quando i poliziotti davano un ordine, nessuno li sentisse? Così ho scritto un libro per immaginare il rumore del silenzio».
Il Premio Bonanni si arricchisce di un’importante novità: l’istituzione di una borsa di studio, del valore di mille euro, che Bper destinerà al miglior elaborato degli studenti delle facoltà umanistiche dell’università dell’Aquila sulla figura e l’opera di Laudomia Bonanni. Scrittrice e giornalista aquilana, scomparsa nel 2002, la sua prosa ha lasciato un segno abbracciando temi sociali e filosofico - esistenziali. «Per questo motivo», ha sottolineato il responsabile della direzione territoriale Bper Banca Centro est, Giuseppe Marco Litta alla presentazione dell’evento, ieri all’Aquila, «abbiamo istituito la borsa di studio nella direzione della valorizzazione della cultura locale». Il programma, illustrato dalla presidente della giuria del Premio, Stefania Pezzopane, prevede venerdì 18 novembre, alle 17, l’incontro “Donne giornaliste di metà ‘900 tra ostacoli e perseveranza, oggi come allora. Laudomia Bonanni e la denuncia politico-sociale delle condizione femminile”, organizzato dall’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo nella sala della Fondazione Carispaq. Sabato 19, alle 11, la premiazione, all’auditorium del Parco. Alla conferenza erano presenti anche il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse e il suo vicario Roberto Cipollone, David Iagnemma, segretario della Fondazione Carispaq ed Ersilia Lancia, assessore al turismo dell’Aquila.