La Selva chiara di Paolo Dell’Elce in mostra a Pescara
La nuova serie di opere dell'artista fotografo pescarese in mostra fino al 30 novembre al Museo delle Genti d'Abruzzo
PESCARA. L'albero segno vivente, energia verticale. La pineta paesaggio originario, grembo materno. La selva chiara luogo dell'immaginario e dell'avventura. Da una vita la pineta dannunziana è per Paolo Dell'Elce motivo di continua ispirazione, luogo animato dalla luce, spazio mentale, slancio vitale, sentimento puro. «I luoghi della selva chiara sono i luoghi in cui ho mosso i primi passi da bambino e che ciclicamente torno a fotografare, sempre con occhio diverso». L'artista fotografo pescarese lo racconta nella nuova serie di opere in mostra fino al 30 novembre al Museo delle Genti d'Abruzzo. “La selva chiara” è il canto del figlio alla terra madre, universo vegetale in cui smarrirsi ogni volta.
Teorico dei linguaggi visivi, prossimo a celebrare i quarant'anni di attività nel 2017 con l'antologica “Vite minori” (curatore Mariano Cipollini, che raccoglie opere fotografiche dagli anni Settanta ad oggi), Dell'Elce mette a nudo la relazione intima con la “sua” pineta nella galleria di immagini selezionate per l'edizione pescarese della mostra. Una trentina le “trasfigurazioni” del folto della pineta ritratte nella luce naturale delle stagioni. «Intrecci di rami, liane di rovo, cespi dorati di canne selvatiche. La luce scivola argentea. Inesorabile si espande ed esalta casualmente microcosmi in perfetto scompiglio. Tutto, contemporaneamente, è particolare, è totale», annota il curatore Mariano Cipollini.
La selva chiara, è un progetto di ricerca estetica partito nel 2013 e tuttora in corso, presentato a maggio scorso nella galleria museo Nuova Era di Bari. Il tema, caro all'autore, dell'albero come segno vivente, è presentato da Dell'Elce, giovedì prossimo, da Usomagazzino - Spazio espositivo "Per altre architetture" ideato e curato dall'architetto Lucio Rosato in via Spaventa a Pescara - con anteprima di un progetto dei primi anni 80: A noir 1980 / 2002.
Paolo Dell'Elce è nato a Pescara nel 1961, dal 1977 opera come fotografo in ambito professionale e artistico. Ha pubblicato libri e apportato contributi teorici all'estetica della fotografia. Dal 1981 ha tenuto numerose mostre in Italia e all'estero. Sue opere figurano anche nella biblioteque nationale de France-Cabinet des estampes, il museo Ken Damy di fotografia contemporanea di Brescia, l'accademia Carrara di Bergamo, The State Russian Centre for Museums and Exhibition of Photography Rosphoto. Dell'Elce è stato tra i quindici autori italiani invitati al premio internazionale Kodak European Panorama of Young Photographers tenutosi a Parigi, Arles e altre città europee. E' stato direttore artistico del Museo abruzzese della fotografia Giuseppe Moder, di Città Sant'Angelo.
A Pescara, nelle sale a pianterreno dell'ex bagno penale in via delle Caserme, il Museo delle Genti ha inaugurato la stagione 2016-2017 dedicata alla fotografia d'autore con una doppia personale (ingresso libero, apertura tutti i giorni tranne il lunedì). Alla “Selva chiara” di Dell'Elce si affianca (nella sala del Museo del gusto) “Entrevu”, venti scatti di Eugenia Toltstykh, artista russa, allieva dello stesso Dell'Elce. «Immagini- esperienze narrative che accostano al mondo della sua autrice con leggerezza. Ci spingono a ricercare ogni traccia possibile», scrive il curatore Cipollini, per ricostruire il racconto fuggevole che la Tolstykh fa di se stessa. «Scatti», prosegue Cipollini, « che sicuri del loro perché, s'impongono con energia tracciando racconti sospesi tra necessità di venire alla luce e desiderio di rifuggire da essa. Passaggi brevi che Eugenia raccoglie e ci elargisce ad un'unica condizione: il vedere. Non ci costringe nel far ciò a impegnarci in faticosi lavori di ristrutturazione del pensiero».
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