La Tammurriata di Luca Rossi apre oggi il Liberty Festival 

Il fuoriclasse della musica popolare in scena dalle 21 in piazza Sacro Cuore Domani il violinista Alessandro Quarta con la sua opera “I cinque elementi”

PESCARA. Sarà la Tammurriata di Luca Rossi, fuoriclasse della musica popolare e della tammorra, ad aprire oggi in piazza Sacro Cuore la quarta edizione del Pescara Liberty Festival, la rassegna d’arte e spettacolo nata da una idea di Sergio Rendine, direzione artistica di Eleonora Paterniti.
Luca Rossi è stato già protagonista, da venerdì scorso, di tre giornate di workshop gratuiti, come a ingresso gratuito sono tutti gli spettacoli in calendario nella rassegna. I partecipanti alle masterclass apriranno alle 21 con Rossi il concerto.
La tammurriata è l’espressione del disagio che ognuno si porta dentro. Forse è per questo motivo che quando ancora si canta con questo antico tamburo tra le mani, ci si sente tutti parte dello stesso cerchio. Uscire fuori da sé stessi per sentirsi uniti a qualcosa di più grande. La Tammurriata, la musica tribale che nasce dalla terra del Vesuvio, sarà dunque il centro del nuovo concerto di Luca Rossi. La preghiera con il tamburo, i ritmi ossessivi della danza del sud Italia, le serenate e i canti di resistenza. Una cerimonia mediterranea tra suoni e racconti inediti. In scena insieme a Luca Rossi, voce e tammorre, ci saranno Giovanni Parillo (cori, piano, fisarmonica), Pasquale Ziccardi (basso acustico), Michele Signore (violino e mandoloncello), Carlo di Gennaro (gran cassa e rullante).
Luca Rossi è considerato tra i maggiori esponenti della tammorra e della musica tradizionale del Sud Italia. Da anni si esibisce con il suo antico tamburo a cornice nei festival di tutto il mondo. Da Roma a Parigi, da Atene a Berlino passando per Yerevan, Tangeri, Dakar, Santiago del Cile, Bangkok e New York. Il suono della sua tammorra ha incontrato negli anni numerose collaborazioni in tournée, dischi e colonne sonore. Da Intillimani, a Nicolas Jaar, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Marcello Colasurdo, Enzo Avitabile e i grandi esponenti della world music internazionale.
Il festival prosegue domani con il workshop di Andrea Bosca dal titolo Riflessi di umanità, di libertà. All’Aurum, recitazione, analisi del testo, costruzione del personaggio, che culminerà il 12 settembre con l’evento finale aperto a tutti della riscrittura/rilettura della novella di Gabriele d’Annunzio La fine di Candia. Voce: Pasquale Panella. Sempre domani, all’Aurum il concerto I Cinque elementi del violinista Alessandro Quarta.