Morto Camilleri, il mondo s'inchina al "papà di Montalbano"

ROMA. Il grande scrittore Andrea Camilleri è morto questa mattina nell' ospedale Santo Spirito di Roma dove era da tempo ricoverato. Il papà del commissario Montalbano aveva 93 anni, era originario di Porto Empedocle (Agrigento), le sue condizioni si erano aggravate nelle ultime ore. Per volontà del maestro e della famiglia le esequie saranno riservate.

In Abruzzo Camilleri ha ricevuto il Premio Flaiano a Pescara nel 1998 e la laurea honoris causa in Teologia moderna nel 2007 dall'Università d'Annunzio. Inoltre è stato all'Aquila nel 2003, 2007 e nel luglio 2011 alla Scuola della Guardia di finanza.

Regista di teatro, funzionario Rai, e poi il boom come romanziere a 60 anni: cento libri, 27 romanzi su Montalbano, un fenomeno da 31 milioni di copie. «Il commissario finirà con me», spiegò. Ascolti record per la serie tv che vede protagonista Luca Zingaretti, vista complessivamente da circa 1,2 miliardi di telespettatori. Unanime il cordoglio del mondo politico, della cultura e dello spettacolo per la morte del maestro.

La notizia della morte di Camilleri ha presto fatto il giro del mondo sul cyberspazio. E' stata ripresa - spesso con grande risalto - dai principali media e quotidiani del globo: dallo statunitense New York Times alla Faz tedesca, dalla britannica Bbc allo spagnolo El Pais. Quest'ultimo giornale dedica alla scomparsa dello scrittore un articolo nella sua homepage accompagnato da una grande foto con il titolo che definisce Camilleri il "padre" del commissario Montalbano. Anche il francese Le Figaro pubblica una grande foto dello scrittore nella sua homepage definendolo il "padre del thriller alla siciliana". La notizia è in prima pagina del sito, inoltre, sul belga Le Soir, sulla tedesca Faz e sul britannico Guardian. La Bbc da parte sua pubblica la notizia nella pagina europea, così come il New York Times ne dà notizia in una pagina interna della sua edizione online e l'emittente Usa Cnn.

«Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, "Montalbano sono!" dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l'occhiolino in segno di intesa, come l'ultima volta che ci siamo visti a Siracusa. Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve! Tuo Luca». È il saluto commosso, affidato a un lungo post su Instagram, di Luca Zingaretti, volto di Montalbano in tv, allo scrittore Andrea Camilleri. «Quello già sapevo farlo dai tempi dell’accademia - aggiunge- quando non ci trattavi da allievi, ma piuttosto da colleghi", aggiunge, "ho imparato che il valore delle persone non c’entra nulla con quello che guadagnano, con le posizioni che ricoprono, con i titoli che adornano il loro cognome: le persone si valutano per quello che sono. Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto. Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve!».

Dietro gli ultimi anni di vita dello scrittore siciliano c'è una pescarese, Valentina Alferj, sua segretaria personale dal 2002, figura discreta ed essenziale. Figlia del giornalista Gudio Alferj, fu scelta dallo scrittore per le sue doti di scrittura. Nel tempo e dopo che Camilleri divenne cieco, è diventata non solo assistente ma agente e quasi "guardia del corpo".