Simone Traini

FRANCAVILLA

Premio Russo ai cronisti “ricercati” da Putin 

Va anche a Stefania Battistini e all’operatore Traini il riconoscimento intitolato al reporter abruzzese trucidato in Cecenia 

FRANCAVILLA AL MARE. Stefania Battistini e Simone Traini. Giornalista e operatore tv. Sono loro gli ospiti più attesi dell’undicesima edizione del Premio Antonio Russo a Francavilla, che mai come in questa circostanza ripropone, nelle sue mille sfaccettature, la contrapposizione tra un lavoro tanto affascinante e i rischi altissimi di chi lo cura con la professionalità e la dedizione di un cronista di guerra.

Sarà il neo direttore del quotidiano il Centro, Luca Telese, ad accogliere sabato pomeriggio, sul palco di Palazzo Sirena a Francavilla, i due inviati Rai, nei confronti dei quali due giorni fa Mosca ha emanato un ordine di arresto per essere entrati, «illegalmente», nella regione del Kursk, dove ad agosto hanno realizzato un reportage sull’invasione delle truppe ucraine, a due anni e mezzo dall'inizio del conflitto.

Fabio Tonacci

A loro, l’autorevole giuria composta da Fausto Biloslavo de Il Giornale, Gabriella Simoni del Tg5, Guido Alferj ex firma del Messaggero, Toni Capuozzo inviato Mediaset e Maurizio Di Fazio, giornalista freelance di L’Espresso e Venerdì di Repubblica, hanno voluto assegnare il riconoscimento rispettivamente nella categoria Tv e Operatore tv. Un riconoscimento che serve per tenere viva la memoria di un altro cronista di guerra, Antonio Russo appunto, inviato di Radio Radicale ucciso a 40 anni il 16 ottobre 2000 a Tbilisi, in Georgia, mentre era impegnato a raccontare la guerra russa in Cecenia. Il corpo del reporter francavillese venne trovato, martoriato lungo la strada, la sua abitazione completamente a soqquadro. L’ipotesi che allora si fece largo e che nel tempo non ha mai trovato modo di essere smentita è quella secondo cui Russo aveva scoperto qualcosa di scomodo per il fronte russo e proprio per questo venne assassinato.

Stefania Battistini

Come ricordato anche dal sindaco di Francavilla Luisa Russo, cugina di Antonio, nella conferenza stampa di presentazione «poche sere prima della sua uccisione Antonio telefonò alla madre, piangeva mentre le raccontava le atrocità viste con i suoi occhi, in quei luoghi».
Proprio la volontà della madre e di tutta la famiglia di Antonio Russo ha fatto sì che la morte del reporter abruzzese non venga dimenticata, e oggi più che mai, tempo di guerre e attacchi alla stampa, sottolinei quanto la verità, e il racconto della verità rappresenti ancora un “pericolo”, specie in determinati contesti.

Vicende come la morte di Russo, ma anche il recente mandato d’arresto per i due giornalisti premiati, la cui unica colpa è stata quella di voler fare il loro lavoro, nel miglior modo possibile, ripropone il tema del valore della democrazia, dei diritti e delle libertà, di stampa in questo caso, concetti sui cui bisogna evidentemente insistere, senza arretrare di un centimetro. Insieme a Battistini e Traini verranno premiati anche Fabio Tonacci per la carta stampata, Andrea Spannaus sezione podcast, Gabriele Micalizzi per la fotografia, mentre a Mauro Galligani andrà il premio alla carriera. L'evento verrà preceduto alle 9.30 del mattino da un incontro con 220 studenti del liceo scientifico Volta di Francavilla moderato da Maurizio Di Fazio, mentre nel pomeriggio spazio alle esibizioni di Michele Placido e Grazia Di Michele.