Natale
Presepi da tutto il mondo in mostra a Pescara
Circa 600 le Natività esposte nella sede di Musiké. Tra manufatti creati in un guscio di pistacchio e pezzi arrivati dal Perù e dall’Africa spicca l’Abruzzo del ’700
PESCARA. Ci sono quelli realizzati in un minuscolo guscio di pistacchio o in un ditale. Quelli costruiti con materiali come il legno e l’acciaio o impiegando i bossoli di una mitragliatrice. O, ancora, utilizzando minerali o la buccia di una pannocchia. Sono soltanto alcuni degli oltre 600 presepi custoditi nella sede dell’associazione “Mousikè - Arte delle Muse”, in via Piomba 23, una traversa di via Tiburtina, a Pescara, provenienti da ben 88 Paesi di tutto il mondo.
Non a caso, il titolo della mostra dedicata alla rappresentazione della Natività, che quest’anno taglia il traguardo delle 14 edizioni, è, appunto “Un mondo di presepi”. L’esposizione è stata inaugurata lo scorso 8 dicembre e sarà visitabile gratuitamente per tutto il periodo natalizio, fino al 6 gennaio. E’ aperta tutti i giorni, la mattina dalle 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 16 alle 20. «Ogni presepe esposto ha una caratteristica diversa», spiega Luciano Cupido, presidente dell’associazione Mousikè e curatore della mostra. «Ci sono delle piccole novità, come i piccolissimi presepi realizzati in un ditale, in un guscio di pistacchio o in un quello di una lumaca. Ce n’è uno molto particolare, realizzato con i bossoli di mitragliatrice, proveniente dalla Liberia. Ma ci sono anche presepi fatti con aghi di pino, con minerali e con la buccia di una pannocchia». Tra i pezzi in esposizione che riscuotono un particolare interesse ogni anno, racconta Cupido, ci sono «i presepi peruviani e quelli di provenienza africana». Molto ricca la sezione dedicata ai presepi etnici. I visitatori, precisa, «restano molto colpiti dalle novità e sono attratti dai colori». Punto di forza dell’esposizione, sottolinea il curatore, è però «il grande presepe abruzzese realizzato con statuine alte trenta centimetri, vestite con i costumi tipici della regione».
Costumi settecenteschi riprodotti fedelmente a mano, ripresi «dagli acquerelli che Ferdinando IV di Borbone fece realizzare per le ceramiche della Real Casa di Capodimonte». Al grande presepe abruzzese è dedicata un’intera sezione della mostra. «E’ unico nel suo genere», precisa Cupido. «E’ lungo otto metri. Ed anche le case che lo addobbano rispettano lo stile settecentesco. In Abruzzo non ne esiste uno simile». Quella per il presepe, dice Luciano Cupido, è una passione che lo contagia fin da quando era bambino e che è cresciuta sempre di più con il trascorrere degli anni: «I miei genitori hanno sempre fatto il presepe e per me è rimasto un culto, una grande passione. In mostra c’è anche qualche presepe antico che custodisco da quando ero ragazzino».
Il viaggio nella storia e nelle tradizioni di 88 Paesi del mondo, attraverso gli oltre 600 presepi, si snoda in uno spazio di 326 metri quadrati. «I pezzi in mostra aumentano anno dopo anno. Siamo sempre in cerca di presepi provenienti da Paesi che non abbiamo ancora esposto. Non è semplice perché la cerchia si restringe e ci sono Paesi che non hanno questa tradizione».
Tra le new entry dell’edizione 2014 ci sono «presepi provenienti dall’Inghilterra e dall’Etiopia e anche qualche ingresso americano». L’esposizione, sottolinea il curatore, «riscuote ogni anno un grandissimo successo. Abbiamo sempre il pienone». Ad accogliere i visitatori, all’ingresso, c’è un «albero di Natale ecologico, addobbato con bottiglie di plastica».
La mostra è aperta anche alle visite delle scolaresche, possibili solo in mattinata e previa prenotazione al numero di cellulare 347 3423174. Dal presepe talmente piccolo che potrebbe stare sul polpastrello del dito mignolo al grande presepe di ispirazione napoletana, sono tante le sorprese per gli amanti di quella che è una vera arte.
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