la scoperta
San Francesco raccontato da fra’ Tommaso
Importante acquisizione a Parigi: la Vita inedita del Poverello secondo il sacerdote di Celano, suo biografo ufficiale. A un primo esame il manoscritto si collocherebbe tra le prime due "Vitae"
di Domenico Ranieri
CELANO
Come per un miracolo divino le "Vitae" di San Francesco d'Assisi si moltiplicano e aprono nuove frontiere di conoscenza sull'esistenza del Poverello di Assisi. La scoperta è sensazionale: spunta, da una collezione privata, una Vita inedita del Santo dei poveri. Era nascosta in un convento del Centro Italia – ma la provenienza precisa è ancora dubbia – ed è stata acquistata a un'asta negli Stati Uniti dalla Biblioteca nazionale di Francia.
Un frate del Vermont, Sean Field, è venuto a sapere dell'esistenza di un manoscritto autentico su San Francesco messo all'asta dalla prestigiosa galleria newyorchese Les Enlumineurs di chiara origine transalpina e così ha contattato il medievista francese Jacques Dalarun mettendolo al corrente della clamorosa scoperta. Immediato il coinvolgimento della direttrice del dipartimento manoscritti della Biblioteca Nazionale di Parigi. Francia chiama Francia e con 60mila euro nei giorni scorsi è avvenuto l'acquisto del codice. Da una prima lettura (per tradurlo e comprenderne il significato ci vorrà tempo) Dalarun ha scoperto che l'autore del manoscritto è fra' Tommaso da Celano, biografo ufficiale di San Francesco, già autore della Vita prima e della Vita seconda, fine e sapiente scrittore al quale viene attribuito anche il Dies Irae.
La Vita inedita si colloca tra le prime due e in un certo senso diventa la vera Vita secunda. Siamo di fronte a una sorta di compendio d'altri tempi, commissionato e scritto per venire incontro, come scrive lo stesso fra' Tommaso, all'esigenza di comprendere la vita del Santo in maniera più riassuntiva rispetto alla Vita Prima, troppo prolissa. Il “nuovo” codice è tutto in un manoscritto composto di 122 fogli (formato 12 per 8,2 centimetri) e contiene, oltre alla vita del Poverello d'Assisi, anche sei sermoni, le Ammonizioni di San Francesco e un commento del Padre Nostro. Il racconto della vita di San Francesco finora era avvenuto (nella Vita secunda) attraverso le storie raccontate da frate Elia, figura potentissima e discutibile, arricchita dalle testimonianze di altri tre frati seguaci del Santo di Assisi. Questa Vita intermedia si colloca temporalmente intorno al 1230.
Si tratta di un documento di inestimabile valore che rilancia in maniera ancora più significativa la figura di fra' Tommaso da Celano, intorno al quale si è creato da decenni un movimento finalizzato a ottenerne la beatificazione. «È un fatto importante», osserva don Claudio Ranieri, sacerdote da anni impegnato alla valorizzazione della figura e del ruolo di fra' Tommaso da Celano, «perché fa crescere sempre di più nei nostri fedeli e nel mondo cattolico in generale il desiderio di ottenere la beatificazione di Tommaso da Celano. Una positio (un dossier con documentazioni e testimonianze delle presunte virtù eroiche dell'aspirante santo ndr) è da anni alla valutazione della Particolare Congregazione per la proclamazione dei beati e noi siamo fiduciosi che ciò possa avvenire».
Gli fa eco Flavia De Sanctis, presidente dell'associazione Antiqua che in passato si è occupata, tra l'altro, della pubblicazione della vita di Tommaso e di documenti e testimonianze per ottenerne la beatificazione. «È una bellissima notizia», sottolinea la diretta interessata, «quella del ritrovamento del manoscritto di Tommaso, definito già da qualcuno come il Sacro Graal della letteratura francescana (ilgiornale.it). Inoltre sarebbe la seconda volta che un'opera di Tommaso, votata alla distruzione dopo le decisioni del Capitolo Generale di Parigi del 1266, torna alla luce dopo secoli e in modo quasi avventuroso; i frammenti della Vita beati Francisci erano contenuti in un foglio di pergamena attaccato al piatto posteriore della copertina di un altro codice!».
«Certo», aggiunge la De Sanctis, «sarebbe un dono meraviglioso ottenere questo manoscritto per l'esposizione della mostra "Frate Francesco: tracce, parole, immagini" (vedi box sopra) in Assisi, prevista per fine marzo che, dopo il successo ottenuto a New York nelle sedi delle Nazioni Unite e del Brooklyn Borought Hall, approderà nelle sale del Sacro Convento. È quello che ci auguriamo e che chiuderebbe in bellezza questo lungo periodo, più di un anno, dedicato all'esposizione delle opere manoscritte e delle bolle papali ( alcune indirizzate proprio a lui!!) più vicine a Francesco».
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