Sara Serraiocco, da Pescara alla Mostra di Venezia in "Brutti e cattivi"
La giovane attrice protagonista con Claudio Santamaria e Marco D'Amore del film di Gomez dove interpreta una ballerina senza braccia
VENEZIA. A giochi fatti, ovvero dopo la discesa in campo ieri dell'italiano Hannah di Andrea Pallaoro e del francese Jusqùa la garde di Xavier Legrand, ultimi due film in corsa in questa Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica che si chiude oggi, poco cambia nel più difficile dei Totoleoni. Il livello dei film è così alto che il problema è capire chi davvero si possa escludere dalla rosa dei vincitori. Ma due film sembrano mostrare una marcia in più per critici e pubblico. Ovvero il duetto composto da Three billboards outside Ebbing, Missouri di Martin McDonagh e, a seguire di una lunghezza, da The shape of water di Guillermo Del Toro.
Ieri, intanto, è stato anche il giorno di un film italiano con l’attrice pescarese Sara Serraiocco nel ruolo di protagonista. Si tratta di "Brutti e cattivi", esordio di Cosimo Gomez, in concorso a Orizzonti oggi a Venezia 74, in sala dal 19 ottobre.
Il film racconta la storia di Papero (Claudio Santamaria), che non ha le gambe, Ballerina (Sara Serraiocco), che non ha le braccia e fa tutto con i piedi, dal make up al sesso, Plissé (Simoncino Martucci), un nano rapper, e Giorgio Armani detto il Merda (Marco D'Amore), un rasta strafatto di marijuana. Una corte dei miracoli così al cinema non si era mai vista, un gruppo di disabili che una volta tanto non fanno pena per niente.
Il gruppo diventa banda quando decide di smetterla con l'elemosina fuori della chiesa facendo pietà alle persone e di fare i soldi veri rapinando una banca. «Avevo la possibilità rara di esplorare un personaggio irresistibile», dice Santamaria, «fare una trasformazione fisica radicale, stare senza gambe, giocare al travestimento come i bambini che sono indiani o cowboy secondo il cappello che indossano. Sara Serraiocco, 27 anni, vincitrice del premio "Shooting Star" ovvero talento emergente europeo al Festiva di Berlino, nel 2016, è uno dei talenti emergenti del cinema italiano. Ballerina, il suo personaggio, è una mente criminale dietro una cascata di ricci biondi, i vestiti appariscenti e i tacchi a spillo. Essere senza braccia non è un ostacolo, a quella deformazione rimedia con l'uso incredibile dei piedi. «Mi sono preparata legando le mie vere braccia dietro la schiena», racconta lei, «e così sono riuscita a stravolgere la mia fisicità e la mia attitudine, ora sono capace pure di truccarmi con i piedi come Ballerina. E poi mi piaceva che utilizzasse la seduzione senza minimi sensi di colpa».
Il protagonista di Gomorra, Marco D'Amore, ha fatto ridere tutti parlando di Merda, il rasta che interpreta. «Per Santamaria e Serraiocco», dice, «la difficoltà era la mancanza fisica di qualcosa, Claudio delle gambe, Sara delle braccia. Io per la prima volta in vita mia avevo i capelli: per calarmi nel personaggio ho fatto un percorso tricologico».
Antonio Di Battonto