Strano Film Festival ’24 celebra la Madre Terra 

La rassegna propone a Capestrano fino a domenica film, incontri e installazioni legati a culti e natura

CAPESTRANO. Torna da oggi a domenica Strano Film Festival con un’edizione 2024 dal titolo “Madre Terre" che celebra la terra generativa, potente e generosa, venerata dall’umanità sin dalla preistoria con una rappresentazione femminile: la Dea Cosmica, la Dea Madre, la Madre Terra.
Il tema si basa su una consapevolezza storica profonda e radicata nel territorio: il legame millenario tra l’homo sapiens e la terra ha dato origine a culti legati all'agricoltura legati a una divinità femminile primordiale, capace di generare ogni ciclo della vita. In Abruzzo ci sono stati numerosi ritrovamenti relativi a questo culto in luoghi come Roccacasale e Popoli, simili alla celebre statua della Dea Madre rinvenuta a Willendorf, Austria, risalente a 25.000 anni fa, e che testimoniano la millenaria storia del nostro territorio. Anche il culto di Vesta, venerato dal popolo Vestino da cui discende il Re Guerriero di Capestrano, affonda le sue radici nella Grande Madre. Come ogni anno, Sff24 – in programma in vari luoghi di Capestrano – esplora il tema da molteplici prospettive attraverso film, incontri e installazioni artistiche che coinvolgeranno l’intera Valle del Tirino. I film selezionati per le tre serate esplorano il tema della Madre Terre in modi sorprendenti e diversi. Dall’intimità familiare della maternità all’archetipo cosmico che si manifesta in fenomeni geografici come l’eruzione del vulcano Stromboli, dalla mitologia di Demetra in Brasile alla sfida della sopravvivenza in ambienti estremi. Ogni film riflette legami imperfetti, tradizioni tramandate in modo ironico e il desiderio del festival di esplorare temi complessi con uno sguardo aperto e vivace. Quest’anno, il festival presenta due esperienze straordinarie: in “Realtà virtuale” verrà proposto un viaggio al centro della terra. La chiesa di Santa Maria di Loreto e il Parco delle Sorgenti diventano portali verso un mondo e un tempo diversi, avvicinandoci allo spirito della Terra. La proiezione “Il coro degli alberi” di Barbara Bernardi sulla parete della chiesa riflette sulla relazione essenziale tra esseri umani e alberi, entrambi parte integrante della natura. Un'attenzione particolare sarà dedicata al ruolo delle donne nelle comunità rurali. (fab.i.)