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IL TSA I CANTIERI DELL’IMMAGINARIO
Sul palco dell’Aquila “Una marziana in città”
L’AQUILA. Il Teatro Stabile d’Abruzzo torna con una sua produzione a I Cantieri dell’Immaginario, la rassegna estiva organizzata dal Comune dell’Aquila – Capitale italiana della Cultura 2026, oggi...
L’AQUILA. Il Teatro Stabile d’Abruzzo torna con una sua produzione a I Cantieri dell’Immaginario, la rassegna estiva organizzata dal Comune dell’Aquila – Capitale italiana della Cultura 2026, oggi pomeriggio alle 19 e in doppia replica domani, 27 luglio, alle ore 11 e alle ore 19, all’auditorium del Parco, lo spettacolo “Una marziana in città” di Iaia Centofanti, regia di Fabrizio Pompei con Claudia Muzi e Domenico Capanna.
Un divertentissimo spettacolo della Compagnia della Contessa pensato per i più piccini ma che diverte anche i grandi. Un’esploratrice aliena, accompagnata da un fedele animaletto, precipita con la sua astronave sul pianeta Terra, dove scoprirà “tesori” sconosciuti, con i quali, dopo le perplessità iniziali, prenderà confidenza e si divertirà, coinvolgendo gli spettatori.
«Il tema principale», spiega il regista - è la scoperta e la conoscenza, attività che aiutano a sconfiggere le nostre paure, causate, appunto, dalla non conoscenza».
L’esploratrice aliena, nella scatenata interpretazione di Claudia Muzi, non lascia spazio a distrazioni, ben supportata dalla scenografia e dai costumi di Iaia Centofanti e Fabrizio Pompei, nonché dalle musiche originali di Domenico Capanna, musicista in scena assai poco convenzionale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Un divertentissimo spettacolo della Compagnia della Contessa pensato per i più piccini ma che diverte anche i grandi. Un’esploratrice aliena, accompagnata da un fedele animaletto, precipita con la sua astronave sul pianeta Terra, dove scoprirà “tesori” sconosciuti, con i quali, dopo le perplessità iniziali, prenderà confidenza e si divertirà, coinvolgendo gli spettatori.
«Il tema principale», spiega il regista - è la scoperta e la conoscenza, attività che aiutano a sconfiggere le nostre paure, causate, appunto, dalla non conoscenza».
L’esploratrice aliena, nella scatenata interpretazione di Claudia Muzi, non lascia spazio a distrazioni, ben supportata dalla scenografia e dai costumi di Iaia Centofanti e Fabrizio Pompei, nonché dalle musiche originali di Domenico Capanna, musicista in scena assai poco convenzionale.
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