Tosca, Violetta, Serpina: le eroine al Marrucino
Le figure femminili del melodramma al centro del cartellone del teatro di Chieti con voci internazionali e grandi orchestre
CHIETI. «Anche quest’anno il Teatro Marrucino intende confermarsi fonte di motivazione culturale d’Abruzzo attraverso una proposta prestigiosa, caratterizzata da collaborazioni di rilievo anche a livello internazionale. L’intento è quello di coniugare tradizione e contemporaneità in una stagione che mira a soddisfare le esigenze di un pubblico di appassionati e, al tempo stesso, ad attrarre le nuove generazioni attraverso contenuti e messaggi innovativi ed attuali». Così Giuliano Mazzoccante, direttore artistico del Marrucino, nel presentare la stagione lirica che prenderà il via sabato 30 settembre (ore 20.30) con uno stimolante appuntamento.
Quello con la “La Serva Padrona” di Giovanni Battista Pergolesi, abbinato nella stessa serata alla scrittura contemporanea per la regia di Aldo Tarabella, che ne racconta la continuazione con il titolo evocativo “Il Servo Padrone”. La storia di Serpina, che da serva si fa padrona, sarà portata in scena dagli allievi della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna e rappresenta il primo degli omaggi riservati dalla stagione del Marrucino alle figure femminili nel melodramma e nel repertorio lirico. Saranno infatti la forza, il coraggio e l’eleganza della “Tosca” di Manu Lalli a inaugurare ufficialmente la programmazione venerdì 13 (ore 20.30) e domenica 15 ottobre (ore 17.30). Dopo aver raccolto uno straordinario successo lo scorso anno con la sua “Madama Butterfly”, la regista toscana torna sul palcoscenico teatino firmando la prima assoluta del nuovo allestimento del capolavoro di Giacomo Puccini, in collaborazione con il Festival Pucciniano di Torre del Lago. Si prosegue poi con “Il Trovatore”, venerdì 17 (ore 20.30) e domenica 19 novembre (ore 17.30), omaggio al genio di Giuseppe Verdi, in collaborazione con l’Opera Nazionale Romena di Iasi e per la regia di Matteo Mazzoni. Nell’occasione, lo straordinario spartito verdiano si andrà ad animare grazie all’innovativa tecnica del videomapping, in uno scenario onirico che evoca le suggestioni pittoriche di Botticelli e Piero della Francesca. A chiudere la stagione, “Il Signor Bruschino”, venerdì 15 (ore 20.30) e domenica 17 dicembre (ore 17.30), farsa giocosa di Gioachino Rossini per la regia di Riccardo Canessa. Un altro grande ritorno, il suo, dopo il successo della “Traviata” di due anni fa. «Grande spazio sarà ancora dato ai talenti abruzzesi, soprattutto ai giovani», assicura il maestro Mazzoccante, «aprendo alle eccellenze che qui sono nate e si sono formate e contribuendo così a creare una sinergia tra l’ istituzione, le scuole, le accademie e i conservatori». Saranno infatti diversi talenti del nostro territorio ad essere protagonisti della stagione, a partire da Jacopo Sipari di Pescasseroli e Alessandro Mazzocchetti, sul podio del direttore d’orchestra rispettivamente per “Tosca”, con l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, e per “Il Signor Bruschino” con l’Orchestra Rossini di Pesaro. Eccellenze abruzzesi anche i due soprani protagoniste ne “Il Signor Bruschino”: Licia Piermatteo e Vittoriana De Amicis che ricopriranno il ruolo principale nelle due serate. Poi, appunto, tra i grandi ritorni di artisti, quello del tenore Max Jota, apprezzato Benjamin Pinkerton nella passata stagione, che presterà volto e voce al ruolo di Mario Cavaradossi in “Tosca”.
Quello con la “La Serva Padrona” di Giovanni Battista Pergolesi, abbinato nella stessa serata alla scrittura contemporanea per la regia di Aldo Tarabella, che ne racconta la continuazione con il titolo evocativo “Il Servo Padrone”. La storia di Serpina, che da serva si fa padrona, sarà portata in scena dagli allievi della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna e rappresenta il primo degli omaggi riservati dalla stagione del Marrucino alle figure femminili nel melodramma e nel repertorio lirico. Saranno infatti la forza, il coraggio e l’eleganza della “Tosca” di Manu Lalli a inaugurare ufficialmente la programmazione venerdì 13 (ore 20.30) e domenica 15 ottobre (ore 17.30). Dopo aver raccolto uno straordinario successo lo scorso anno con la sua “Madama Butterfly”, la regista toscana torna sul palcoscenico teatino firmando la prima assoluta del nuovo allestimento del capolavoro di Giacomo Puccini, in collaborazione con il Festival Pucciniano di Torre del Lago. Si prosegue poi con “Il Trovatore”, venerdì 17 (ore 20.30) e domenica 19 novembre (ore 17.30), omaggio al genio di Giuseppe Verdi, in collaborazione con l’Opera Nazionale Romena di Iasi e per la regia di Matteo Mazzoni. Nell’occasione, lo straordinario spartito verdiano si andrà ad animare grazie all’innovativa tecnica del videomapping, in uno scenario onirico che evoca le suggestioni pittoriche di Botticelli e Piero della Francesca. A chiudere la stagione, “Il Signor Bruschino”, venerdì 15 (ore 20.30) e domenica 17 dicembre (ore 17.30), farsa giocosa di Gioachino Rossini per la regia di Riccardo Canessa. Un altro grande ritorno, il suo, dopo il successo della “Traviata” di due anni fa. «Grande spazio sarà ancora dato ai talenti abruzzesi, soprattutto ai giovani», assicura il maestro Mazzoccante, «aprendo alle eccellenze che qui sono nate e si sono formate e contribuendo così a creare una sinergia tra l’ istituzione, le scuole, le accademie e i conservatori». Saranno infatti diversi talenti del nostro territorio ad essere protagonisti della stagione, a partire da Jacopo Sipari di Pescasseroli e Alessandro Mazzocchetti, sul podio del direttore d’orchestra rispettivamente per “Tosca”, con l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, e per “Il Signor Bruschino” con l’Orchestra Rossini di Pesaro. Eccellenze abruzzesi anche i due soprani protagoniste ne “Il Signor Bruschino”: Licia Piermatteo e Vittoriana De Amicis che ricopriranno il ruolo principale nelle due serate. Poi, appunto, tra i grandi ritorni di artisti, quello del tenore Max Jota, apprezzato Benjamin Pinkerton nella passata stagione, che presterà volto e voce al ruolo di Mario Cavaradossi in “Tosca”.