Tradizioni abruzzesi al Festival del Saltarello
Decima edizione dell’appuntamento ideato da Danilo Di Paolonicola: ospiti Orietta Berti, Tiromancino, Petit e Luisa Corna
CASTEL CASTAGNA. Torna oggi con la decima edizione il Festival del Saltarello, appuntamento interamente dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione di una delle danze più antiche e caratteristiche dell'Abruzzo. Un'iniziativa fortemente coinvolgente per il pubblico presente, che sarà chiamato a partecipare alla danza della Quadriglia, con cui il Festival del Saltarello cercherà di conquistare il Guinness World Record per il più alto numero di persone danzanti. Conduce la serata Marco Zingaretti con la partecipazione straordinaria di Luisa Corna. Sul palco, a partire dal pomeriggio, saliranno Orietta Berti, Petit e Tiromancino, nomi importanti nel panorama della musica italiana che, oltre a regalare al pubblico i loro più grandi successi, presteranno le loro voci ai canti della tradizione popolare abruzzese, accompagnati dall'Orchestra Popolare del Saltarello.
L'ideatore del progetto è il direttore artistico del Festival del Saltarello, Danilo Di Paolonicola, musicista di fama internazionale, docente del conservatorio Casella dell'Aquila. L'Orchestra propone un repertorio di brani popolari abruzzesi, ripercorrendo sulle note le antiche vie della Transumanza. Tanti i canti della tradizione popolare, tra cui gli immancabili Vola Vola Vola, Mare Maje (Scura Maje) e Addije, addije amore, che il pubblico del Festival del Saltarello potrà ascoltare e cantare nel corso di una lunga notte dedicata alle tradizioni regionali. Ad accompagnare i canti popolari ci saranno anche le danze realizzate da Andrea De Siena, Maria Carmen Di Poce, Laura Esposito e Giulia Pesole. Presenti anche gruppi folkloristici.
«Con l’Orchestra», spiega Di Paolonicola,«abbiamo già collaborato con diversi artisti e quest’anno siamo insieme a Max Gazzè per il progetto Musicae Loci, in appuntamenti sparsi su tutta la Penisola. Saremo con lui il 29 agosto a San Demetrio». Quest'ultimo rientra tra gli appuntamenti del cartellone di Tra - la Transumanza che rinasce, di cui Di Paolonicola è consulente artistico.
Domenica 18 l'Orchestra è attesa anche a Guardiagrele, insieme a Baba Sissoku. Per quanto strettamente concerne il festival, Di Paolonicola motiva così le scelte degli ospiti: «Abbiamo cercato di coprire tutte le fasce di età», spiega, «coinvolgendo artisti come Orietta Berti, Tiromancino e Petit. L’idea è proprio quella di attrarre un pubblico giovane al concerto e far conoscere le tradizioni. Non ci concentriamo solo sul Saltarello, ma anche su un vasto repertorio di canzoni abruzzesi, che abbiamo rimodernato con un sound attuale. Ad esempio, abbiamo rivisitato alcuni brani in stile reggaeton, oltre a mantenere anche brani molto tradizionali. Inoltre, Luisa Corna non solo condurrà l’evento, ma canterà anche alcuni brani. Per valorizzare ulteriormente l’evento, abbiamo organizzato una quadriglia con l’obiettivo di battere il record mondiale per la più grande quadriglia di sempre, attualmente detenuto da una comunità di italiani in Germania, stabilito circa dieci anni fa». Bisogna superare i 500 danzatori.
L'ideatore del progetto è il direttore artistico del Festival del Saltarello, Danilo Di Paolonicola, musicista di fama internazionale, docente del conservatorio Casella dell'Aquila. L'Orchestra propone un repertorio di brani popolari abruzzesi, ripercorrendo sulle note le antiche vie della Transumanza. Tanti i canti della tradizione popolare, tra cui gli immancabili Vola Vola Vola, Mare Maje (Scura Maje) e Addije, addije amore, che il pubblico del Festival del Saltarello potrà ascoltare e cantare nel corso di una lunga notte dedicata alle tradizioni regionali. Ad accompagnare i canti popolari ci saranno anche le danze realizzate da Andrea De Siena, Maria Carmen Di Poce, Laura Esposito e Giulia Pesole. Presenti anche gruppi folkloristici.
«Con l’Orchestra», spiega Di Paolonicola,«abbiamo già collaborato con diversi artisti e quest’anno siamo insieme a Max Gazzè per il progetto Musicae Loci, in appuntamenti sparsi su tutta la Penisola. Saremo con lui il 29 agosto a San Demetrio». Quest'ultimo rientra tra gli appuntamenti del cartellone di Tra - la Transumanza che rinasce, di cui Di Paolonicola è consulente artistico.
Domenica 18 l'Orchestra è attesa anche a Guardiagrele, insieme a Baba Sissoku. Per quanto strettamente concerne il festival, Di Paolonicola motiva così le scelte degli ospiti: «Abbiamo cercato di coprire tutte le fasce di età», spiega, «coinvolgendo artisti come Orietta Berti, Tiromancino e Petit. L’idea è proprio quella di attrarre un pubblico giovane al concerto e far conoscere le tradizioni. Non ci concentriamo solo sul Saltarello, ma anche su un vasto repertorio di canzoni abruzzesi, che abbiamo rimodernato con un sound attuale. Ad esempio, abbiamo rivisitato alcuni brani in stile reggaeton, oltre a mantenere anche brani molto tradizionali. Inoltre, Luisa Corna non solo condurrà l’evento, ma canterà anche alcuni brani. Per valorizzare ulteriormente l’evento, abbiamo organizzato una quadriglia con l’obiettivo di battere il record mondiale per la più grande quadriglia di sempre, attualmente detenuto da una comunità di italiani in Germania, stabilito circa dieci anni fa». Bisogna superare i 500 danzatori.