dopo lo Schiaffo agli oscar 2022 boom al botteghino Usa 

Will Smith perdonato dai fan Bad Boys 4 fa incassi super

NEW YORK. Con il secondo film dopo lo schiaffo in diretta nella notte degli Oscar 2022, Will Smith si è fatto perdonare. “Bad Boys: Ride or Die”, il quarto episodio del franchise iniziato nel 1995...

NEW YORK. Con il secondo film dopo lo schiaffo in diretta nella notte degli Oscar 2022, Will Smith si è fatto perdonare. “Bad Boys: Ride or Die”, il quarto episodio del franchise iniziato nel 1995 su due poliziotti di Miami ormai quasi troppo vecchi per fare il loro mestiere, ha salvato i finora esangui botteghini del 2024 incassando cinquantasei milioni di dollari: al primo posto per biglietti venduti negli Stati Uniti e in Canada, per un totale di 104 milioni worldwide.
Per l’attore di film come “Men in Black” e “Alla Ricerca della Felicità” di Gabriele Muccino si aprono ora nuovi progetti tra cui uno con un altro regista italiano, Stefano Sollima. Una inversione di rotta da quando, in quella notte del marzo 2022, Smith aveva vinto l’Oscar come miglior attore nel ruolo del padre e allenatore delle sorelle tenniste Venus e Serena Williams nel film “King Richard – Una famiglia vincente”, diretto da Reinaldo Marcus Green, ma a causa dello schiaffo al comico Chris Rock che conduceva la serata dei Premi Oscar reo di aver fatto una battuta infelice a spese della testa rasata della moglie dell’attore Jada Pinkett, Will Smith era stato messo al bando per un decennio dall'Academy e la sua carriera, fino ad allora inarrestabile, sembrò avviata tristemente sul viale del tramonto. Will si era pubblicamente scusato in lacrime, ma il primo film dopo l’incidente, “Emancipation” di Apple Tv+, era uscito troppo a ridosso dello scandalo con risultati deludenti sia di critica che di pubblico.
Come se non bastasse, Netflix, poco dopo lo Slapgate, aveva cancellato un sequel del film di fantascienza “Bright” e abbandonato lo sviluppo della pellicola d’azione “Fast and Loose” in cui Smith sarebbe dovuto essere tra i protagonisti.
“Ride or Die” era dunque la prima vera chance di redenzione per la 56enne star: ai critici non è sfuggita la «giustizia poetica» di una delle gag del film in cui Marcus (Martin Lawrence), il partner di Mike (Smith), lo prende sonoramente a schiaffi per svegliarlo dal trance in cui è caduto durante un attacco di panico.
Una inversione di ruoli e il segno che gli anni di esami di coscienza dopo lo Slapgate hanno avuto il loro effetto. «A questo punto nella mia vita ho bisogno di film che dicano qualcosa», ha detto Smith intervistato da Entertainment Today: «Bad Boys funziona per il pubblico perché parla di un’amicizia. Al cuore di questo film c’è l'amore, c’è la relazione che tutti noi vorremmo avere con qualcuno pronto a tutto, a vivere e morire con noi e per noi». Un quinto episodio di “Bad Boys” sembra a questo punto inevitabile. E nel frattempo Smith non starà con le mani in mano. Il premio Oscar dovrebbe recitare a breve in un sequel di “I Am Legend” con Michael B. Jordan e in Sugar Bandits del regista italiano Sergio Sollima (che ha firmato tra gli altro Romanzo Criminale, Gomorra): le riprese a Boston e Montreal del thriller d’azione con un budget da 80 milioni di dollari dovrebbero cominciare in settembre.