Ennesimo furto a Sulmona: rubata una macchina. Altri due ladri rintracciati
Ancora furti nell’Aquilano. Stanotte, oltre agli uffici comunali di Pratola Peligna, era stato messo nel mirino un appartamento, ma i ladri sono solo riusciti a rubare una macchina. Individuati poi due responsabili di una serie di furti compiuti a Lucoli. Si cerca il terzo complice
SULMONA. La vallata peligna torna sotto assedio dei malviventi. Dopo l'assalto negli uffici comunali di Pratola Peligna, un'altra banda di criminali ha colpito nella notte a Sulmona, in via Pola, portando via una vettura parcheggiata nel recinto di un'abitazione. Il fatto è avvenuto intorno alle quattro.
Stando alla prima ricostruzione, è emerso che i malviventi hanno preso di mira l'appartamento di un 53enne del posto. L'uomo, in piena notte, si è trovato faccia a faccia con i ladri. Avendo avvertito dei rumori, si è svegliato all'improvviso ed è riuscito a mettere in fuga uno dei due criminali che si è allontanato a piedi. L'altro, nel frattempo, gli ha rubato l'Audi che era parcheggiata in un recinto con le chiavi all'interno.
Sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato di Sulmona per effettuare i rilievi di rito. La zona non è coperta da telecamere di videosorveglianza. L'unica, che si trova nei pressi del semaforo, non ha funzione repressiva. Tuttavia si sta cercando all'interno delle abitazioni private. Il 53enne, ancora scosso per quanto accaduto, ha presentato una denuncia contro ignoti. Sul caso indaga la squadra anticrimine.
Nel frattempo, sono stati rintracciati due uomini ritenuti responsabili di una serie di furti con effrazione registrati tra settembre ed ottobre a Lucoli. Abbastanza comune il loro modus operandi: due entravano in casa, l’altro rimaneva fuori a fare da “palo”. Effettuati i sopralluoghi e raccolte le denunce, le attenzioni degli investigatori si sono concentrate sui sistemi di videosorveglianza, sia pubblici che privati, sono a riuscire a dare un volto ai malviventi.
L’attività successiva, coordinata dalla Procura della Repubblica aquilana, ha poi permesso di associare un nome a quei volti e di trovare quei riscontri oggettivi che, valutati dal gip del tribunale dell’Aquila, hanno portato alla misura cautelare della custodia in carcere. Ieri mattina l’esecuzione della misura: a Tagliacozzo è stato individuato un 30enne italiano, accusato anche, nella fuga dopo uno dei furti a Lucoli, di aver fornito false generalità durante un controllo dei carabinieri di Ascoli Piceno. L’uomo è stato condotto presso il carcere di Avezzano, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Un 23enne residente fuori regione, anche lui italiano, è stato rintracciato invece nel carcere di Frosinone, dove era già detenuto per un’altra vicenda. Ricercato attivamente il terzo complice, un 28enne, fratello di uno degli arrestati. Nel corso delle indagini è stata recuperata una parte della refurtiva, ossia gioielli ed alcuni orologi di pregio, che sono stati riconosciuti da alcune delle vittine.