È un dramma dei nonni: altri 3 morti al Don Orione
Ma per la prima volta dopo giorni diminuiscono i contagi ad Avezzano
AVEZZANO. È una corsa contro il tempo quella dell’Asl per trovare personale e posti letto che possano far fronte all’ondata di contagi. La struttura sanitaria di Avezzano è satura – come quella dell’Aquila – e il viavai di pazienti, spesso costretti a sostare ore e ore dentro alle ambulanze parcheggiate davanti al pronto soccorso, è la fotografia di ciò che sta accadendo. Intanto, continua a crescere il numero delle vittime: tre nelle ultime 24 ore, tutte legate alla residenza sanitaria assistenziale Don Orione di Avezzano. I nuovi casi in città sono stati 8.
SI CONTINUA A MORIRE. Il dramma non finisce. I decessi continuano a crescere. Ieri sono state tre le persone decedute, tutte anziane. Casi legati, ancora una volta, alla Rsa Don Orione dove il totale dei decessi, su 102 contagiati iniziali, sale a 18. Le nuove vittime sono Anna D’Adamo, 90 anni, che si trovava ricoverata all’ospedale di Avezzano, Giuliva Di Giulio, 86 anni, di Ortona dei Marsi, e Ornelia Rantucci, 86 anni, di Ovindoli. Anche loro erano state trasportate in ospedale ma non ce l’hanno fatta. «La situazione resta complessa», spiega Claudio Tonelli, incaricato per il Comune di assicurare la vigilanza sull’esatto adempimento e lo stretto collegamento con le attività commissariali, «i ragazzi delle Unità speciali di continuità assistenziale stanno facendo un servizio encomiabile. Si lavora in condizioni estreme e la loro volontà, nonostante la situazione, ci trasmette ottimismo. Stanno facendo il tutto il possibile per far fronte alla situazione. Ora attendiamo i nuovi tamponi che potrebbero evidenziare la negativizzazione di alcuni pazienti. Potrebbero essere eseguiti nelle prossime ore. Siamo fiduciosi».
NUOVI CASI. Per la prima volta dopo settimane si registra una importante flessione dei contagi giornalieri. Ad Avezzano sono stati 8 i casi di contagio segnalati dal bollettino regionale. Bollettino che per ora non tiene conto dei casi della Nova Salus di Trasacco (vedi articolo in basso).
UNITÀ DI CRISI. È stata ufficializzata la costituzione di un organismo che, nei limiti delle competenze del Comune, dovrà fornire supporto in merito agli interventi di contenimento e sorveglianza sanitaria riguardanti l’emergenza Covid19. L’Unità di crisi risponde direttamente al sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, che gestirà tutte le relazioni istituzionali. È presieduta dall’assessore all’Emergenza Covid19 e politiche sanitarie, Maria Teresa Colizza.
S’ATTENDONO RINFORZI. Continua la grande carenza di posti letto all’ospedale di Avezzano. Sono 26 i ricoverati in Malattie infettive, ma le richieste aumentano (mentre le dimissioni sono quasi nulle). Il reparto è saturo da una settimana. Stessa situazione all’Aquila. L’Asl sta lavorando per riconvertire altri reparti al fine di reperire nuovi posti letto sia al piano terra dell’ospedale di Avezzano, trasferendo gli uffici amministrativi, sia all’ospedale di Tagliacozzo, ma le procedure vanno a rilento. Ieri mattina sono state montante delle strutture modulari riscaldate. I pazienti infatti erano costretti a un’attesa estenuante nel piazzale o a volte dentro alle ambulanze. Si attende l’arrivo di una apposita tensostruttura.
PERSONALE. Ma l’altro grande problema, qualora fossero trovati gli spazi per i posti letto, è quello del personale. «La carenza strutturale di infermieri e Oss nell’ospedale di Avezzano esiste già da tempo», afferma Antonio Conte, Rsu della Uil, «in questo periodo di pandemia si è accentuata ulteriormente. Dal 20 ottobre sono stati trasferiti dieci infermieri da Avezzano all’Aquila per consentire l’apertura di 40 posti letto di Medicina covid, un reparto sicuramente necessario e indispensabile in questo periodo difficile. Però questo trasferimento ha messo ancora più in crisi tutti i reparti di Avezzano, in particolare il pronto soccorso, Malattie infettive covid dove è stato disposto anche l'aumento di posti. Il personale però è rimasto invariato ed è insufficiente per garantire un'assistenza efficiente, efficace, e di qualità e per garantire al personale di lavorare in sicurezza».
SCUOLA CHIUSA. Chiusa la scuola elementare Tantalo a Tagliacozzo dopo il contagio di un alunno. Ieri mattina i genitori hanno chiamato i carabinieri. A creare disagio la decisione di far uscire i bimbi di una classe quarta pochi minuti dopo l’ingresso, senza una comunicazione ufficiale. Il giorno prima, dopo l’accertata positività del bambino, non erano stati adottati provvedimenti. Ora la chiusura fino a giovedì 5 novembre.
SI CONTINUA A MORIRE. Il dramma non finisce. I decessi continuano a crescere. Ieri sono state tre le persone decedute, tutte anziane. Casi legati, ancora una volta, alla Rsa Don Orione dove il totale dei decessi, su 102 contagiati iniziali, sale a 18. Le nuove vittime sono Anna D’Adamo, 90 anni, che si trovava ricoverata all’ospedale di Avezzano, Giuliva Di Giulio, 86 anni, di Ortona dei Marsi, e Ornelia Rantucci, 86 anni, di Ovindoli. Anche loro erano state trasportate in ospedale ma non ce l’hanno fatta. «La situazione resta complessa», spiega Claudio Tonelli, incaricato per il Comune di assicurare la vigilanza sull’esatto adempimento e lo stretto collegamento con le attività commissariali, «i ragazzi delle Unità speciali di continuità assistenziale stanno facendo un servizio encomiabile. Si lavora in condizioni estreme e la loro volontà, nonostante la situazione, ci trasmette ottimismo. Stanno facendo il tutto il possibile per far fronte alla situazione. Ora attendiamo i nuovi tamponi che potrebbero evidenziare la negativizzazione di alcuni pazienti. Potrebbero essere eseguiti nelle prossime ore. Siamo fiduciosi».
NUOVI CASI. Per la prima volta dopo settimane si registra una importante flessione dei contagi giornalieri. Ad Avezzano sono stati 8 i casi di contagio segnalati dal bollettino regionale. Bollettino che per ora non tiene conto dei casi della Nova Salus di Trasacco (vedi articolo in basso).
UNITÀ DI CRISI. È stata ufficializzata la costituzione di un organismo che, nei limiti delle competenze del Comune, dovrà fornire supporto in merito agli interventi di contenimento e sorveglianza sanitaria riguardanti l’emergenza Covid19. L’Unità di crisi risponde direttamente al sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, che gestirà tutte le relazioni istituzionali. È presieduta dall’assessore all’Emergenza Covid19 e politiche sanitarie, Maria Teresa Colizza.
S’ATTENDONO RINFORZI. Continua la grande carenza di posti letto all’ospedale di Avezzano. Sono 26 i ricoverati in Malattie infettive, ma le richieste aumentano (mentre le dimissioni sono quasi nulle). Il reparto è saturo da una settimana. Stessa situazione all’Aquila. L’Asl sta lavorando per riconvertire altri reparti al fine di reperire nuovi posti letto sia al piano terra dell’ospedale di Avezzano, trasferendo gli uffici amministrativi, sia all’ospedale di Tagliacozzo, ma le procedure vanno a rilento. Ieri mattina sono state montante delle strutture modulari riscaldate. I pazienti infatti erano costretti a un’attesa estenuante nel piazzale o a volte dentro alle ambulanze. Si attende l’arrivo di una apposita tensostruttura.
PERSONALE. Ma l’altro grande problema, qualora fossero trovati gli spazi per i posti letto, è quello del personale. «La carenza strutturale di infermieri e Oss nell’ospedale di Avezzano esiste già da tempo», afferma Antonio Conte, Rsu della Uil, «in questo periodo di pandemia si è accentuata ulteriormente. Dal 20 ottobre sono stati trasferiti dieci infermieri da Avezzano all’Aquila per consentire l’apertura di 40 posti letto di Medicina covid, un reparto sicuramente necessario e indispensabile in questo periodo difficile. Però questo trasferimento ha messo ancora più in crisi tutti i reparti di Avezzano, in particolare il pronto soccorso, Malattie infettive covid dove è stato disposto anche l'aumento di posti. Il personale però è rimasto invariato ed è insufficiente per garantire un'assistenza efficiente, efficace, e di qualità e per garantire al personale di lavorare in sicurezza».
SCUOLA CHIUSA. Chiusa la scuola elementare Tantalo a Tagliacozzo dopo il contagio di un alunno. Ieri mattina i genitori hanno chiamato i carabinieri. A creare disagio la decisione di far uscire i bimbi di una classe quarta pochi minuti dopo l’ingresso, senza una comunicazione ufficiale. Il giorno prima, dopo l’accertata positività del bambino, non erano stati adottati provvedimenti. Ora la chiusura fino a giovedì 5 novembre.