A Coppito l’ultimo saluto a nonna Daniela
Centinaia di persone per l’addio alla 67enne morta dopo lo schianto con una Bmw mentre riaccompagnava a casa il nipotino
L’AQUILA. Centinaia di persone si sono ritrovate, in un’atmosfera intrisa di dolore e incredulità, per l’ultimo saluto a Daniela Ciocca, la donna di 67 anni scomparsa la settimana scorsa dopo un incidente stradale. Le tante persone arrivate per l’ultimo saluto hanno affollato la chiesa di San Pietro, nella frazione aquilana di Coppito. Nel corso della mesta cerimonia, si cerca un senso a una scomparsa improvvisa che nessuno poteva immaginare, con la morte che arriva mentre una nonna riaccompagna a casa il nipotino. Una realtà della vita in cui si sperimentano fragilità e debolezza umana. Daniela Ciocca ha perso la vita in un incidente avvenuto lo scorso 20 novembre nella zona di Bellavista, nell’immediata periferia Est della città. La Citroen C3 guidata dalla donna si è scontrata con la Bmw condotta dal 54enne F.G. Dopo l’urto la Citroen è letteralmente scivolata all’indietro, percorrendo in discesa una decina di metri, finendo con l’arrestarsi contro una recinzione.
Un urto non particolarmente forte, avvenuto su una strada privata, dove la velocità non poteva essere elevata. Daniela è stata trovata priva di sensi, un passante prima e i soccorritori poi hanno tentato inutilmente di rianimarla. In un primo momento si era pensato a un malore. La donna aveva in auto con sé il nipotino, appena ripreso da scuola, e il pensiero di avergli procurato qualche ferita si è pensato che avesse potuto causarle uno spavento tale da scatenare un malore. La dinamica dell’incidente, su cui hanno indagato gli agenti della Polizia locale dell’Aquila, ha però insospettito il sostituto procuratore Ugo Timpano, che ha ordinato l’inchiesta, inviando come atto dovuto un avviso di garanzia al conducente dell’altra auto e richiedendo l’autopsia. Dalle analisi dell’anatomopatologo Giuseppe Calvisi è però emersa un’altra verità. L’autopsia ha infatti messo in evidenza lesioni, forse riconducibili all’esplosione dell’air-bag, che in alcuni casi può anche provocare danni di una certa entità. Talvolta, purtroppo, queste lesioni possono essere mortali. (r.p.)
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