Il discorso di fine anno. «La sfida è quella di una sanità efficiente ed economicamente sostenibile»

«Abruzzo, conti a posto nel 2012»

Il governatore: sarà un anno difficile ma abbiamo risorse e progetti

L’AQUILA. Entro il 2012 le dissestate finanze abruzzesi saranno risanate. Lo ha assicurato il presidente della Regione Gianni Chiodi in un passaggio del suo saluto di auguri agli abruzzesi. «Abbiamo svolto un’intelligente e lungimirante azione amministrativa», ha spiegato Chiodi, «che ha consentito, in un solo anno, di ridurre il fortissimo indebitamento di ben 237 milioni di euro».

«E se la Legge Finanziaria che abbiamo presentato verrà approvata dal Consiglio regionale», ha aggiunto, «pensiamo di arrivare entro il 2012 a risanare le finanze dell’Abruzzo e, quindi, degli abruzzesi». È dunque un Chiodi ottimista quello che si è presentato all’appuntamento con il primo anno di governo. Un anno difficile, funestato dal terremoto del 6 aprile, che il governatore ha ricordato con parole commosse. Un anno che prelude a un 2010 «che si preannuncia difficile» e che «ci sottoporrà a prove molto ardue». Per questo, ha dettoi Chiodi «dobbiamo gestire con estremo rigore le risorse correnti regionali e portare a termine il Piano di rientro dal deficit sanitario», ma «la vera sfida sarà quella di costruire una sanità di grande qualità ed a costi sopportabili per il sistema Abruzzo. Ci saranno molte resistenze, ma i cittadini saranno dalla nostra parte».

Non sono però solo lacrime e sangue quello che gli abruzzesi devono aspettarsi. «Disponiamo», ha detto il governatore «di risorse importanti per lo sviluppo. In questi mesi abbiamo lavorato speditamente per programmare gli investimenti dei prossimi anni in servizi essenziali, per la ripresa dalla crisi economica, per la prevenzione e messa in sicurezza del territorio. Abbiamo già definito le risorse finanziarie (Fas e fondi comunitari)», ha aggiunto, «e i progetti stanno dispiegandosi in azioni concrete», colmando «i ritardi accumulati negli anni».

Riguardo all’Aquila Chiodi ha ricordato che in pochi mesi è stato possibile «riattivare quegli elementi di base che qualificano la vita di una comunità: case, scuole e università». In che modo? «E’ stata la sinergia col governo Berlusconi», ha risposto Chiodi «a rendere l’Abruzzo più forte, sia pure in un momento difficile come il post-terremoto. Il segnale di ripresa ci infonde speranza e ottimismo, ma non ci fa dimenticare che il percorso di ricostruzione post terremoto è ancora lungo». Per questo occorrono «dialogo, confronto e impegno». E non quella politica «che diventa un continuo gridare». «Con la ricostruzione, ad esempio, potremo fare dell’Abruzzo un modello esemplare di governo, per condivisione di decisioni, efficacia ed efficienza, per tempi di attuazione e trasparenza della gestione amministrativa».