GESTIONE CONTeSTATA

Accademia, Cialente nel mirino

Il centrodestra torna a chiedere una commissione d’indagine

L’AQUILA. Sull’Accademia dell’Immagine l’opposizione in consiglio comunale torna a invocare «l’operazione verità», da affidare a una commissione d’indagine composta da rappresentanti di tutti i gruppi consiliari. La richiesta è stata rinnovata ieri mattina dai consiglieri Emanuele Imprudente (L’Aquila città aperta), Alessandro Piccinini (gruppo misto), Guido Quintino Liris (Pdl) e Daniele Ferella (Tutti per L’Aquila) pronti a chiedere, in commissione prima e in aula poi, l’insediamento della commissione a cui demandare, in particolare, il compito di ricostruire – attraverso documenti e testimonianze – l’attività svolta dal 2005 al 2010. «Una ricostruzione necessaria», hanno via via spiegato gli esponenti dell’opposizione, «per capire come si è arrivati alla crisi forse irreversibile dell’Accademia dell’Immagine. Una ricerca di chiarezza che si contrappone alla caciara armata sulla vicenda dal sindaco Massimo Cialente, per anni ai vertici all’Accademia».

«Da parte nostra», ha chiarito Liris, «non c’è alcun intento inquisitorio. Ma, alla luce anche del lavoro compiuto dalla Corte dei Conti che lo scorso agosto ha intimato a 11 persone, tra cui il sindaco Cialente, di presentare memorie difensive, in merito a un presunto danno erariale da 594 mila euro, è necessaria un’operazione trasparenza».

«Tanto più», ha aggiunto Piccinini, «che anche la procura della Repubblica vuole vederci chiaro su artifizi contabili e situazioni debitorie che hanno portato l’ente culturale a un passo dal fallimento. Un collasso arrivato già prima del terremoto».

Nel mirino dei consiglieri anche la convenzione, siglata dopo il sisma, tra l’Accademia e il Centro sperimentale di cinema.

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