Accademia Immagine, appello degli ex dipendenti alla Regione
La protesta: per noi niente ricollocazione nella Scuola del cinema ma solo cassa integrazione La Pezzopane: sono mesi che il Comune sollecita un incontro per salvare l’istituzione culturale
L’AQUILA. L’Accademia dell’Immagine ha chiuso i battenti dopo il sisma a causa della sede inagibile. I problemi economici erano iniziati già nel 2008, con i tagli imposti dalla Regione. Nel 2011 è nata all’Aquila la sede distaccata della Scuola nazionale di cinema del Centro sperimentale di cinematografia, che in base alla convenzione stipulata viene finanziata con 550mila euro all’anno. Ma dei 13 dipendenti dell’Accademia dell'Immagine finiti in cassa integrazione dal 6 aprile 2009, solo 3 sono stati ricollocati all’interno della nuova struttura. Gli altri 10, dopo quattro anni, vanno avanti con 500 euro al mese. Una situazione diventata insostenibile, anche perché i tempi per il recupero dell’immobile di Collemaggio si annunciano molto lunghi. Per questo gli ex lavoratori lanciano un appello ai soci fondatori dell’Accademia, e cioè Regione, Provincia e Comune: «Visto che il Centro sperimentale viene sovvenzionato con risorse pubbliche notevoli (300mila euro dalla Regione, 200mila dal ministero per i Beni e le attività culturali, 50mila da Provincia e Comune) chiediamo che i soci fondatori impongano il riassorbimento anche di altre unità lavorative, tra i 10 dipendenti attualmente in cassa integrazione. Per chi dovesse ancora rimanere fuori, vanno individuate soluzioni alternative, magari all’interno degli enti pubblici. Non è possibile che a fronte di un finanziamento annuale di 550mila euro, solo 3 persone siano state ricollocate. Tra l’altro», sottolineano gli ex lavoratori della scuola, «non sono chiari neanche i criteri con cui siano state selezionate le 3 unità, che si sono licenziate dall’Accademia dell’Immagine per essere riassunte dal Centro sperimentale. Infine, lo scorso 28 dicembre, il consiglio regionale ha approvato una legge speciale per il centro, con relativo finanziamento di 300mila euro, ma secondo il direttore Marcello Foti non ci sarebbero lo stesso le risorse per implementare la pianta organica».
Sulla vicenda interviene anche l’assessore alla Cultura Stefania Pezzopane, che sollecita un incontro urgente con Regione e Provincia per ricostituire il cda dell’istituto: «Sono mesi, ormai», dice, «che il Comune sollecita le altre istituzioni a tenere un incontro necessario affinché non si decreti la morte di una struttura fiore all’occhiello della città. Ma, nonostante i nostri continui appelli, Regione e Provincia rimangono sorde e mute, mentre la crisi in cui versa una delle eccellenze aquilane rischia di aggravarsi. Questa situazione di stallo non giova a nessuno, anzi peggiora le cose, in particolare la condizione dei dipendenti in gran parte in cassa integrazione. La crisi dell’Accademia si trascina da troppo tempo».
Romana Scopano
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