Acciano ricorda Golfera il pilota morto nel 2007 

Cerimonia a Roccapreturo per onorare il 51enne tragicamente scomparso  Presenti i familiari, il prefetto e il dirigente della Protezione civile regionale

ACCIANO. Se n’è andato da eroe per la sicurezza degli abitanti di Acciano, minacciati da un incendio di vaste proporzioni che rischiava di degenerare mettendo a rischio la vita di tante persone. Sono già passati 17 anni da quel 23 luglio 2007 in cui si consumò l’estremo sacrificio del 51enne Andrea Golfera, pilota del Canadair della flotta antincendio boschivo di Stato, precipitato in località Eremo Sant’Erasmo mentre effettuava l’ultimo lancio d’acqua su un incendio che interessava una vasta area boschiva della Valle Subequana. A bordo di quel velivolo, con Golfera, c’era anche il secondo pilota Daniele Rett, 28 anni, rimasto gravemente ferito dall’impatto, ma che, dopo una lunga degenza ospedaliera all’Aquila a causa delle gravissime ferite riportate, è tornato a volare sui Canadair.
Ieri, a Roccapreturo, l’amministrazione di Acciano ha rinnovato il tradizionale appuntamento per omaggiare la memoria di Golfera e tributargli ancora una volta la dovuta riconoscenza di un’intera comunità, che mai ha dimenticato il suo sacrificio.
Presenti alla cerimonia, come ogni anno, anche il figlio, Gianni, e la moglie Barbara Randi. A ricordarne la figura, oltre che l’eroica parabola umana, prima ancora che professionale – sempre votata al bene del prossimo, specie se in difficoltà – sono stati il sindaco di Acciano Fabio Camilli, il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile Mauro Casinghini e anche il prefetto dell’Aquila Giancarlo Di Vincenzo.
«Ci piace credere che il sentimento di riconoscenza serbato nei nostri cuori in memoria di Andrea Golfera sia la migliore manifestazione di affetto e di vicinanza ai suoi cari», recita una targa a lui dedicata ad Acciano nel 2008.
La cerimonia di ieri testimonia, così, un ulteriore motivo di riconoscenza, contribuendo a scolpire in modo indelebile il ricordo di chi ha scelto di volare anche quando le condizioni meteorologiche non lo consentivano, finanche per i mezzi militari.
Perché, quando si trattava di aiutare gli altri, per il pilota Golfera non c’erano condizioni mai abbastanza avverse da farlo desistere anche dalle imprese per gli altri più proibitive.
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