Canistro
Acque minerali Due offerte per la gestione delle sorgenti
CANISTRO. Sono due le offerte pervenute per quanto riguarda il lotto delle acque minerali di Canistro, nell’ambito del bando di gara europea a procedura aperta che era stato preparato da AreaCom, ex...
CANISTRO. Sono due le offerte pervenute per quanto riguarda il lotto delle acque minerali di Canistro, nell’ambito del bando di gara europea a procedura aperta che era stato preparato da AreaCom, ex Aric, per l’affidamento in concessione - dalla durata ventennale - degli interventi di sfruttamento delle acque minerali, termali e di sorgenti per le sorgenti presenti nella regione Abruzzo.
A confermalo è stato il presidente della Regione, Marco Marsilio: «Il nostro obiettivo», spiega, «è quello di riuscire a far ripartire al più presto l’intero sistema sorgivo di quell’area. Per questo motivo, in accordo con il direttore di AreaCom, Donato Cavallo, si sta studiando la possibilità di reinserire il lotto per la gestione dell’impianto termale all’interno della gara, che verrà pubblicata a breve, riguardante la concessione della sorgente di Popoli».
Ancora nulla da fare invece per la gestione dello storico stabilimento termale e della struttura alberghiera: in questo caso, il bando è andato deserto. La conferma è arrivata dalla stessa Regione Abruzzo.
Il bando per le acque minerali prevede il diritto alla gestione delle sorgenti per venti anni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
A confermalo è stato il presidente della Regione, Marco Marsilio: «Il nostro obiettivo», spiega, «è quello di riuscire a far ripartire al più presto l’intero sistema sorgivo di quell’area. Per questo motivo, in accordo con il direttore di AreaCom, Donato Cavallo, si sta studiando la possibilità di reinserire il lotto per la gestione dell’impianto termale all’interno della gara, che verrà pubblicata a breve, riguardante la concessione della sorgente di Popoli».
Ancora nulla da fare invece per la gestione dello storico stabilimento termale e della struttura alberghiera: in questo caso, il bando è andato deserto. La conferma è arrivata dalla stessa Regione Abruzzo.
Il bando per le acque minerali prevede il diritto alla gestione delle sorgenti per venti anni.
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