Adunata alpini all'Aquila, finora spesi 92mila euro
Le cifre più consistenti impegnate per la comunicazione e il sito internet. Preoccupazioni per il mancato arrivo dei fondi promessi dalle istituzioni
L’AQUILA. Spese per oltre 92mila sono state affrontate da «Aspettando L’Aquila 2015», il comitato nato dalla volontà di far conoscere l’Abruzzo attraverso l’organizzazione di iniziative e la promozione di eventi culturali, manifestazioni, feste e fiere che si svolgeranno in tutto il territorio regionale, prima dell’Adunata degli alpini, in programma per i prossimi 15, 16 e 17 maggio 2015. Una cifra rilevante, attinta dai 150mila euro assicurati dalla Regione con la legge 32 del luglio 2012, approvata per «sostenere la candidatura del capoluogo a sede principale per lo svolgimento delle manifestazioni che caratterizzano l’evento». Dell’intero plafond promesso dall’ente, tuttavia, sono stati erogati per ora 105mila euro come prima tranche, oltre ai 5mila della Fondazione Carispaq. A voler rendere pubbliche le cifre è lo stesso comitato, che ieri ha inserito sul proprio sito la documentazione provvisoria di sintesi dell’attività svolta al 31 dicembre 2014. Per fare i conti in tasca all’organizzazione basta cliccare su www.laquila2015.it/eventi/rendiconto. La struttura amministrativa incaricata dal Comitato sta anche provvedendo alla redazione del bilancio di gestione al 31 dicembre 2014 che sarà pubblicato sullo stesso sito web e reso consultabile. Molte le spese sostenute, come si evince dal rendiconto.
Le più onerose sembrano riguardare promozione, comunicazione, sito dell’evento (67mila euro) e i materiali pubblicitari (14.700 euro tra magliette, indumenti vari, striscioni e altro). La produzione dell’inno «Penne nere per L’Aquila», inciso dall’istituzione sinfonica abruzzese, e la stampa di 10mila copie del cd sono costate 16mila e 470euro. La promozione dello stesso 406 euro, con l’aggiunta di 385 euro per il buffet. Ben 12mila euro sono andati al piano comunicazione e oltre 6mila alla progettazione e all’implementazione del sito web. I banner pubblicitari sono costati 3.660 euro, 2.440 euro la campagna pubblicitaria in radio. Mille euro sono stati investiti per organizzare un incontro ad Atri, altrettanti per una cena a Barisciano. Sono stati spesi, inoltre, 2mila euro per il personale, 2.400 euro per trasferte e viaggi, 1.616 per le pubbliche relazioni, 2.600 per attrezzature e cancelleria. Centinaia di euro sono andati a coprire costi di segreteria, bolli, competenze e commissioni, l’atto notarile di costituzione del Comitato e rimborsi carburante. Restano da spendere, a conti fatti, oltre 18mila euro già in cassa.
Intanto il comitato organizzatore dell’adunata (Coa) stenta a recuperare i fondi promessi da molte istituzioni.
Michela Corridore
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